Nel disegno della situazione generale prevista intorno ai giorni 5/6 agosto non è difficile cogliere il profilo di una situazione assai diversa da quella attuale, certamente più dinamica e con ondulazioni di un certo rilievo, relativamente mobili. Tra la configurazione attuale, ben estiva ed anticiclonica, senza però eccessi e con un profilo ovest-est assai lineare, e la configurazione che si profila a partire dai giorni 3/4, corre la differenza che corre tra una fase stabile ed una più movimentata e variabile, tutt’altro che estranea ad affondi degni di rilievo. Parlare di affondi di rilievo non significa parlare di chissà quali guasti o peggioramenti, ma, di sicuro, fasi di destabilizzazione generale o più presenti su nord-italia, zone interne ed adriatico, e raffrescamenti possiamo aspettarceli. L’onda negativa del periodo 4/6, relativamente rapida nel suo spostamento verso est, è, certamente, di quelle che odorano di un vero e proprio break; quanto può accadere nei giorni successivi e fino intorno a fine decade sa, a sua volta, non certo di solide riprese anticicloniche e, semmai, del persistere di un contesto occidentale o nord-occidentale a spiccata variabilità, soprattutto al nord, e del persistere di temperature, sempre soprattutto al nord, più o meno al disotto delle medie del periodo. Diventa pertanto prevedibile una prima decade del mese all’insegna di un’estate meno arrogante e più disturbata, anche se a rischio dei soliti forti temporali su alcune aree…
Pierangelo Perelli