Editoriali — 13 Novembre 2014

Un nuovo ciclo climatico freddo, che durerà 35 anni, è stato la causa del precoce inverno che si sta avendo in diverse regioni della Russia. E’ quanto afferma Vladimir Melnikov, scienziato dell’Accademia Russa delle Scienze, secondo quanto riportato dal sito russo meteovesti.ru. Il dott. Melnikov afferma che “il cambiamento climatico è ciclico. Dal 1946 al 1976 c’è stato un ciclo freddo che doveva terminare all’inizio del XXI secolo, ma è durato di più a causa della maggiore attività solare. Ora si sta tornando alla normalità, in conformità coi precedenti cicli”.

Secondo gli scienziati, la temperatura media durante questo ciclo calerà di circa 1 grado rispetto al periodo precedente. L’alternanza di questi cicli di caldo e freddo avviene in un sistema climatico condizionato dal riscaldamento globale causato dall’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera e che incide per 0,2/0,6°C al secolo. Pertanto non si tornerà ai valori del precedente ciclo freddo.
Sempre dalla Russia, per la precisione dall’Istituto MeteoIdrologico Russo, giungono notizie un po’ differenti. Secondo tale istituto infatti, il riscaldamento in Russia è due volte e mezzo più rapido che nel resto del mondo e non si scorge la tendenza ad un rallentamento di tale riscaldamento come invece accade in altre zone del pianeta.

Per tutto il XXI secolo, in Russia il tasso di riscaldamento supererà la media mondiale, con conseguenze sia sui sistemi naturali che economici. La colpa di questa accelerazione al cambiamento climatico è da addossare all’aumento dei gas serra in atmosfera. Insomma, per tale istituto, non si avrà alcun ciclo freddo.

Come spesso accade dalla Russia giungono notizie contrastanti sull’evoluzione dello status climatico terrestre, talvolta con tesi in aperta contraddizione con quanto previsto dai principali enti climatologici mondiali. Chi avrà ragione?

Massimo Aceti
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Fonte: Meteogiornale.it

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