IL MALTEMPO IMPERVERSA SU TUTTA L’ITALIA MERIDIONALE
DRAMMATICA SITUAZIONE NELL’ABRUZZO DOVE NEVICA DA NOVANTASEI ORE
Paesi isolati e strade interrotte mentre fanno la loro comparsa i lupi – sessanta persone bloccate
sull’Appennino – crolla un cinema ad Altamura – Paurosa avventura di nove passeggeri di una corriera
sepolta in Calabria dalla neve – Salvati dopo due giorni grazie all’intervento degli elicotteri
Pescara 6 Febbraio 1956
Il maltempo continua ad imperversare con immutata violenza in tutto l’Abruzzo e il Molise.
Sono ormai novantasei ore che la neve cade su tutta la regione paralizzando dappertutto il traffico,
isolando interi paesi, interrompendo le comunicazioni telefoniche.
La temperatura si mantiene rigidissima, in varie località si registrano quindici – sedici gradi sotto zero,
e, durante la notte scorsa, anche venti gradi sotto zero.
Il gelo e la neve sono stati causa diretta e indiretta di innumerevoli incidenti.
Anzitutto hanno fatto la loro ricomparsa i lupi, che a branchi o isolati,
rendono malsicure le strade e i dintorni dei villaggi.
Ne sono stati avvistati un po’ dappertutto e alcuni di essi sono già caduti sotto i fucili dei cacciatori che,
a gruppi, battono le campagne o scortano con le pattuglie di polizia le colonne di rifornimenti
dirette alle località rimaste isolate.
Ad Atessa è stato trovato un cadavere sotto la neve: è quello di Otello Bacigalupo che,
sorpreso dalla tormenta, è stato colto da assideramento.
Altri casi, meno gravi, di assideramento vengono segnalati da altre località.
Si tratta soprattutto di persone rimaste con gli automezzi sui valichi degli Appennini.
Così è avvenuto a sessanta autisti, tuttora bloccati sul Passo di Forca Caruso e assistiti
da pattuglie di polizia.
Così pure è avvenuto a 14 operai che, fra Scanno e Frattura, hanno corso il rischio di rimanere
sepolti nella tormenta di neve.
Fortunatamente hanno potuto raggiungere una vicina casa cantoniera.
Nell’opera di soccorso alle località bloccate si distinguono i medici e le ostetriche,
spesso chiamati a prestare la loro opera in villaggi montani isolati dalla neve.
Il Dottor Domenico Moschetta ha dovuto compiere una marcia di cinque ore,
accompagnato dai carabinieri, per raggiungere un bimbo gravemente ammalato in un casolare di Rocca.
Una camionetta che cercava di portare materiale sanitario a quindici bambini ammalati di Frattura,
è rimasto a sua volta bloccata a metà strada.
Tre medici di Chieti hanno viaggiato tutta la notte a bordo di una “jeep” militare per assistere
una partoriente cui doveva essere praticato il taglio cesareo.
Il provveditore agli studi di Pescara ha disposto che le scuole rimangano ancora chiuse, mentre
si provvede a spalare i tetti per evitare possibili crolli.
Anche le condizioni del mare continuano a rimanere proibitive e i pescherecci non lasciano i porti.
Anche nelle PUGLIE l’ondata di gelo continua a imperversare mentre la neve cade senza soste nei
centri collinosi e facendo alcune apparizioni a Bari e nelle altre città della costa.
Ad Altamura, senza luce per la caduta dei pali elettrici, il tetto di un cinema è crollato sotto il peso della neve.
Fortunatamente gli spettatori si erano allontanati da circa un’ora e non si lamentano vittime.
Quindici agricoltori sono bloccati da due giorni in case coloniche di Aradeo ed è difficile
approvvigionarli perché la neve in quella località ha raggiunto i due metri.
In CALABRIA una paurosa avventura è toccata a nove persone che viaggiavano a bordo di un autobus
partito venerdì pomeriggio da Crotone e diretto a Savelli, dove però non giungeva.
Le ricerche iniziatesi sabato mattina, sono proseguite fino alle 13 di ieri quando finalmente due elicotteri riuscivano ad avvistare la corriera semisepolta dalla neve.
Poco dopo una colonna di soccorso giungeva sul luogo: passeggeri e autista erano in preda
allo spavento e in condizioni di estrema debolezza, con principio di assideramento alle mani e ai piedi.
Le loro condizioni non destano tuttavia gravi preoccupazioni.