IL FREDDO IN PIEMONTE
7 Febbraio 1956
Per ritrovare in Piemonte giornate fredde come in questo inizio di febbraio, bisogna tornare indietro di molti anni: al 1945 e al 1929.
Come allora la colonnina del mercurio non riesce più a raggiungere il limite di zero gradi:
si mantiene sempre al di sotto, e non di poche linee.
Ad Alessandria città e provincia il ghiaccio e la brina non si sciolgono da giorni.
La temperatura oscilla sul meno 10, toccando anche il meno 13 nelle campagne verso Acqui.
Ad Asti, secondo i dati dell’osservatorio meteorologico della camera di commercio, si è registrata una temperatura di 13,5 gradi sotto lo zero.
Verso mezzogiorno in città si è avuto il momento di minor freddo:
meno 6 al sole.
A Vercelli temperatura minima a -9, massima a -2,5.
Molte tubature dell’acqua si sono spettate per il gelo;
numerosi lastroni di ghiaccio si vedono sul Sesia.
A Biella, minima meno 12, massima -2.
A Novara il freddo è altrettanto intenso, specialmente nella zona dei laghi dove soffia un vento gelido e impetuoso.
La temperatura minima è stata di -10, la massima di -3.
A Cuneo temperatura minima di 11 gradi sotto lo zero, e massima di 2 gradi sotto lo zero.
A Mondovì in mattinata 12 gradi sotto lo zero e in serata 9 gradi sotto lo zero.
Nelle vallate il freddo è anche più intenso.
Nella Valle d’Aosta si parla addirittura di freddo siberiano, con punte minime di ben 17 gradi sotto lo zero.