Paganella — 14 Dicembre 2013

 

SI ACCENTUA ANCORA IN ITALIA L’ECCEZIONALE ONDATA DI FREDDO

LA VITA NELL’ABRUZZO E MOLISE PARALIZZATA DAL MALTEMPO E DAL GELO

A Pescara in hangar crolla travolgendo tre aeroplani – Una coppia di sposi, dal ritorno dal viaggio 
di nozze, si sperde e vaga per 8 ore – Due morti a Roma – Strano fenomeno a Bari – Nevica anche a Brindisi

Roma 7 Febbraio 1956

Il maltempo continua a imperversare in tutta Italia, con gelo polare nelle regioni settentrionali e abbondanti nevicate nel Mezzogiorno.
L’ondata di gelo non pare debba attenuarsi tanto presto.
Anzi nuove correnti d’aria gelida stanno arrivando dal nord-est verso l’Europa.
Si prevede perciò che il termometro debba scendere ancora.
Le bufere di neve e di vento hanno provocato gravi danni, paralizzato i traffici
stradali e ferroviari e bloccato interi paesi nel Sud.
A Roma la temperatura s’è mantenuta sui 5 gradi sotto zero.
Il freddo ha fatto due vittime, un mendicante e un contadino.
Il primo Umberto di Mari, di 63 anni è stato trovato assiderato nei pressi di una baracca di legno
in via Pietrapapa.
L’altro il cinquantanovenne Domenico Checcinelli, è stato colto da malore in un campo e vi è morto
assiderato.
A Milano si sono avuti a lamentare gravi incidenti stradali: i vigili del fuoco sono intervenuti in parecchie
case di abitazione per guasti dovuti al congelamento delle condutture dell’acqua.
Notevoli i ritardi di alcuni treni in arrivo alla stazione centrale: il convoglio proveniente da Mantova è rimasto bloccato per più di un’ora alla stazione di Codogno per il congelamento
delle condutture dell’olio del locomotore.
Anche un treno operaio ha dovuto sostare a lungo a Casalpusterlengo per un guasto alle condutture
dei freni provocato dal gelo.
Nelle regioni meridionali, ma, soprattutto nei centri dell’Abruzzo e Molise le condizioni di vita
sono rese difficili dal maltempo che ha paralizzato le comunicazioni stradali mettendo in grave disagio
le popolazioni.
Le province maggiormente colpite sono quelle di Pescara, Campobasso, Chieti e L’Aquila, 
dove la neve, che cade da quattro giorni, alcuni centri ha letteralmente sepolto le case
fino all’altezza di tre metri.
Nel centro di Chieti ha raggiunto 80 centimetri.
Tutti i servizi urbani sono fermi.
Guardiagrele è bloccata.
Rimangono sempre isolati 87 dei 102 comuni della provincia, e non se ne conosce la situazione
per mancanza di comunicazioni dirette.
Una partoriente di Casoli è stata soccorsa dai vigili del fuoco e portata all’ospedale di Chieti.
In provincia di Pescara sono isolati i maggiori centri della provincia come Pianella, Caramanico, 
Città Santangelo e Rosciano.
Diversi ammalati della contrada Vallemare sono stati trasportati all’ospedale di Pescara a cura dei carabinieri.
La polizia stradale ha consigliato ai 250 autisti di autotreni fermi a Pescara di non riprendere la marcia verso il Sud, a causa del ghiaccio formatosi lungo le strade.
Il tetto di un hangar dell’aeroporto è crollato sotto il peso della neve, travolgendo tre dei cinque
aeroplani ricoverati: i danni ammontano ad oltre sei milioni.
Le scuole sono chiuse.
A Penne, 200 animali del giardino zoologico viaggiante Minnucci corro il rischio di morire di freddo e di fame.
Alcuni rari esemplari, anzi, sono già morti, perché è impossibile procurare la carne ed il foraggio necessari.
Le bestie morte, nell’impossibilità di poterle seppellire, vengono bruciate.
In questi giorni hanno fatto la loro ricomparsa i lupi, che a branchi o isolati, rendono malsicure
le strade e i dintorni dei villaggi.
Ne sono stati avvistati un po’ dappertutto e alcuni di essi sono già caduti sotto i fucili dei cacciatori
che, a gruppi, battono le campagne o scortano con le pattuglie di polizia le colonne di rifornimenti
dirette alle località rimaste isolate.
Nel Molise una coppia di sposi, di ritorno dal viaggio di nozze compiuto a Venezia, noleggiavano una macchina per raggiungere San Pietro Avellana.
L’autista della macchina giunto a 15 chilometri dal paese di San Pietro, doveva arrestarsi perché davanti alla macchina c’era un compatto muro di neve.
Gli sposini, malgrado ciò, si sono messi in marcia e per otto ore hanno vagato in mezzo alla neve, riuscendo infine a raggiungere la loro abitazione.
La coppia era sfinita e la sposa, nella faticosa marcia aveva perso perfino le scarpe.
Le condizioni atmosferiche sono peggiorate su tutta la zona costiera e interna del Basso Adriatico,
dove nevica ininterrottamente.
La polizia, l’esercito e i vigili del fuoco sono impegnati nell’opera di soccorso e di approvvigionamento degli abitanti di questi numerosi casolari di campagna isolati.
A Bari e in molti comuni della provincia manca la luce e il latte.
Le comunicazioni telegrafiche e telefoniche sono in gran parte interrotte.
Il provveditore agli studi ha chiuso le scuole a Bari per tre giorni,
perché il 50% della popolazione scolastica è stato colpito da influenza.
Stamane nel cielo di Gallipoli è apparso un disco luminoso a circa quattromila metri d’altezza.
Verso le 10 il disco è scomparso dietro una densa cortina di nubi.
A Bari questa sera, mentre nevica, il cielo è divenuto improvvisamente chiaro come di giorno,
il fenomeno sembra dovuto a riflessi dei raggi lunari.
A Brindisi è caduta un’abbondante nevicata.
Lo strato di neve è di circa 10centimetri in città e di circa 60 centimetri in alcuni comuni della provincia.

 

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