In Piemonte, domenica sera, un nubifragio si è scatenato nella zona del Vercellese occidentale, a cavallo tra le province di Vercelli e Torino, dove le colture sono state quasi completamente devastate. Una tromba d’aria, seguita da una grandinata di cui non. si ricordava l’eguale, si è abbattuta sulla zona ed in un baleno, poco dopo le 18,30, è stato distrutto il raccolto di fagioli e del granoturco. La grandinata è stata preceduta e seguita da una tromba d’aria e da una violenta pioggia che ha trasformato le strade in torrenti. La tromba d’aria si è abbattuta con particolare violenza sull’abitato di Baraggia, dove molte case hanno subito danni: tegole infrante o spazzate via, capannoni e tettoie scoperchiati, antenne divelte. Alcuni alberi sradicati si sono abbattuti sui binari della linea ferroviaria TorinoMilano e sui cavi aerei dell’alta tensione interessando la tratta ferroviaria compresa tra Saluggia e Torrazza Piemonte. Il tràffico ferro¬ viario dà e per Torino, è rimasto paralizzato fino alle 22. Anche sul Casalese, grandine e i fortissime raffiche di vento domenica sera. La zona più colpita è quella di Pontestura ove le prime segnalazioni stimano sul 70 per cento i danni alle colture, particolarmente alla vite. Più lievi i danni nella zona di Ozzano. La tempesta è caduta anche in città: il vento ha scoperchiato tettoie e sradicato alberi anche di grosso fusto provocando brevi ostruzioni di strade. In VALLE SESIA, dove per tutto ieri è piovuto con violenza, la situazione rischia di diventare drammatica. Ad Alagna, una grossa frana, ha bloccato la statale mentre a Varallo in località Balangera le roulotte del camping Valsesia, sono state rimosse per timore dello straripamento del Sesia che ha già superato il livello di guardia. Le linee telefoniche ed elettriche hanno subito molte interruzioni. La Valle d’Aosta è “stata pure colpita nelle ultime ore da un nubifragio che ha causato lo straripamento del torrente Dora nell’abitato di Arnaz. Intanto 11 torrente Cimiamo minaccia di rompere gli argini nel comune di Champdepraz. In questa località tecnici della Regione e volontari stanno lavorando per rimuovere i massi dal letto,del torrente in modo che’ l’acqua possa defluire. Anche in Alto Adige i danni sono ingenti. Le devastazioni maggiori sono avvenute nella zona di fondovalle compresa fra Ponte Adige e Viipiano, dove sono stati colpiti all’incirea duemila etta~! di terreni coltivati a vite e fruLteto. Gravi conseguenze si lamentano in varie zone di montagna, stime prudenziali fanno oscillare fra i 9 e i 15 miliardi il danno economico solo nelle zone di fondovalle. A ciò va aggiunto il danno suoito da nove aziende di floricoltura, che hanno avuto le serre distrutte, e la rete stradale forestale che in alcune zone, e, soprattutto in Val d’Ega, è stata .sconvolta da un tremendo nubifragio.