Salve e bentrovati al consueto appuntamento con l’aggiornamento della rubrica di approfondimento di Meteorologia.
Evoluzione del tempo
Ne avevamo più volte parlato negli scorsi aggiornamenti, l’Estate 2014, a causa degli affondi perturbati sull’Oceano Atlantico, l’innalzamento dell’ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone) e le temperature del Golfo di Guinea, con un’anomalia decisamente consenziente nel mese di Agosto, sarà anche caratterizzata dall’oramai tipico sopraggiungere di masse d’aria calda, sospinte da un’area di alta pressione in quota di matrice afro-mediterranea, le quali avranno un movimento più propenso verso nord, raggiungendo non solo il bacino del Mediterraneo, ma anche gran parte dell’Europa centro-occidentale. In tali dinamiche circolatorie, un apporto in più di calore aiuterà l’insolazione ad innalzare la colonnina di mercurio; tutto grazie alla Subsidenza, quel fenomeno che permette l’evaporazione delle nubi. Purtroppo, le condizioni meteorologiche, in presenza di questo respiro africano, non si mantengono del tutto stabili, perché, esso stesso, tende a far interrompere la Subsidenza nell’arco di quattro-cinque giorni in Primavera e di una settimana in Estate, con la comparsa di qualche nuvola in più. Lo spostamento di una saccatura nord-atlantica, inoltre, effettuando uno scambio meridiano in aperto Oceano, lo stimola a richiamare aria sempre più calda dall’entroterra sahariano alla nostra penisola, dove sarà giunta abbastanza umidificata dal Mar Nostrum; spesso le infiltrazioni d’aria instabile dovute al movimento della sacca di bassa pressione verso levante, fanno cedere la Subsidenza e, dopo qualche giorno, i primi temporali diurni si manifestano sui rilievi appenninici, sempre più colmi d’intensità. Infatti, quando fresche correnti instabili sovrastano l’aria caldo-umida costretta ad accumularsi nei bassi strati a causa dell’azione schiacciante dei moti discensionali dell’alta pressione, i temporali nascenti dal richiamo verso l’alto delle stesse sacche d’aria caldo-umida, divengono più forti, con un conseguente aumento di grandinate, Trombe d’aria e Tornado, quest’ultimi nelle pianure e lungo le coste circostanti, poiché aria più fredda in quota è in grado, in condizioni particolari, di innescare un forte Wind Shear, ossia un mutamento dei venti con la quota, che imprime un moto di rotazione alla corrente ascensionale all’interno del cumulonembo, la medesima nota come Updraft. Vi cito tali eventuali ipotesi, proprio perché, nel corso dei prossimi giorni, avremo la stessa configurazione. Sicuramente avrete notato come, quest’anno, quasi tutto l’Inverno sia stato influenzato dal flusso umido atlantico, ebbene si tratta di una struttura dovuta ad una variabilità delle dinamiche circolatorie già avuta in passato, ove, una maggiore robustezza del Vortice Polare, consente maggiori scambi termici meridiani verso il Canada e gli States, con un notevole rinforzo delle correnti atlantiche nell’altro comparto del nostro emisfero, le quali trovano più volte come valvola di sfogo l’Europa centro-occidentale e il bacino del Mediterraneo. Proprio così, anche in Primavera inoltrata, tali venti più umidi avranno la meglio sulla circolazione atmosferica, soprattutto per quanto concerne lo scacchiere europeo. La mancanza dell’Anticiclone delle Azzorre nel suo luogo d’origine, agevola le masse d’aria più fresca a scivolare lungo il suo fianco orientale e, essendosi collocato più ad ovest dell’Atlantico, la discesa dell’aria instabile nord-atlantica, corrisponderà al versante occidentale delle Isole Britanniche fino a tutta l’area in prossimità del Portogallo. In questo modo, le calde correnti sahariane saliranno sul Mediterraneo, fino ad invadere l’Europa centrale, trasportando a loro volta, massicce masse d’aria calda dall’entroterra sahariano. A gestire questa prima ondata di caldo tipica del periodo, sarà un promontorio di alta pressione in quota, che non garantirà condizioni meteorologiche sempre serene nelle aree interne appenniniche e nelle zone alpine, ove, in quest’ultime, si sta appena smorzando una marcata instabilità atmosferica. La colonnina di mercurio aumenterà fino a portarsi su valori estivi solo sulle regioni centro-settentrionali, una modesta ventilazione, invece, cercherà di mitigare il caldo sulle regioni centro-meridionali, dove il termometro supererà anche i 30°C in molte località, tranne nelle aree appenniniche, poiché, come dicevo, sulle stesse si avranno solo 27°C – 28° C all’ombra. L’ondata di calore durerà qualche giorno in più e, dalla metà della prossima settimana, l’instabilità inizierà di nuovo a predominarci. Ne riparleremo.
Riccardo Cicchetti