In un contesto di normale estate o di estate che arriva alla metà di agosto dopo un lungo periodo di alte pressioni avremmo potuto parlare del classico break ferragostiano. In verità, l’ennesimo ed eccessivo affondo del jet stream rompe, è vero, un periodo di estate quasi tipica, ma lo fa anche nel contesto di una stagione tuttaltro che anticiclonica. Sta di fatto che l’affondo in atto ha, comunque, tutte le caratteristiche di un vero e classico break, anche perché riservato espressamente al settentrione o, al massimo, al centro-nord. Confinato in questo periodo, il medesimo, rappresenta, in fondo e dunque, qualcosa di non eclatante. Semmai è da considerare, ancora una volta, una particolare predilezione, del fronte polare, a mantenersi su livelli di latitudine relativamente bassi, così da rendere vulnerabile il campo sub-tropicale, troppo spesso poco supportato dall’atlantico. A conforto di questa considerazione c’è il trend previsto nel medio o medio-lungo termine, che vede, in dirittura di fine decade e per come simboleggiato dalla linea rossa, la possibilità di un parziale trasloco verso oriente del cut-off oceanico, con affondo ad ovest dell’iberia e spauracchi di natura africana. Naturalmente tifiamo per tuttaltra cosa e, in particolare, per uno sfondamento zonale che sappia attuire od evitare detta possibilità. Il resto della simbologia, invece, si riferisce alla situazione del ferragosto e, pertanto, all’episodio in corso, già in maturazione ed in graduale trasferimento verso est, con, dopo la fase assai instabile e temporalesca in atto, il graduale passaggio al transitorio ed ancora inquieto nord-ovest