Ambiente, territorio & dissesti — 14 Ottobre 2014

Molte specie di pesci spariranno dai mari tropicali entro il 2050, mentre molte altre affolleranno le acque artiche e antartiche. A sottolineare le conseguenze di uno degli effetti del cambiamento climatico, il surriscaldamento degli oceani, è uno studio dell’Università del British Columbia che ha preso in esame gli impatti sugli stock ittici.

Se la temperatura degli oceani aumenterà di tre gradi entro il 2100, i pesci si sposteranno dai loro habitat attuali verso i Poli a una velocità di 26 km per decade, stimano i ricercatori.

Se l’aumento sarà contenuto a un grado, lo spostamento sarà di 15 km per decennio. ”La migrazione dei pesci verso acque più fredde genera nuove opportunità per la pesca in Artico”, osserva Miranda Jones, autrice del rapporto che ha ha esaminato 802 specie importanti a livello commerciale. ”Tuttavia potrebbe disturbare le specie marine che già popolano le acque artiche, e aumentare la competizione per le risorse”.

Sul fronte opposto, ”i tropici saranno i perdenti globali”, sottolinea William Cheung, coautore dello studio. ”Quest’area ha una dipendenza elevata dal pesce per il cibo. Vedremo una perdita di risorse ittiche importanti per i pescatori e le comunità che vivono in queste regioni”.
Fonte: Ansa.itMOSTRE: WORLD PRESS PHOTO, QUANDO LA FOTO DIVENTA NOTIZIA

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