Non nevica solo a 0°C, come pensano in molti. Può nevicare anche con molti gradi sotto lo zero. Alle basse temperature però non dovremo sempre attenderci nevicate abbondanti con fiocchi simili a “ravioli”, ma più spesso (anche se non sempre) uno sfarfallio di aghi di ghiaccio molto fini e particolarmente asciutti. Fiocchi molto grossi possono comunque registrarsi a temperature molto basse dalle nubi cumuliformi.
Le nevicate a temperature così basse sono relativamente frequenti sulle Alpi e sono talvolta accompagnate da venti forti che conferiscono alla precipitazione il classico “effetto bufera”. Le nevicate con temperature prossime a zero gradi sono invece quelle più divertenti, specialmente per i bambini: l’umidità è infatti più elevata e si formano cristalli dendritici vistosi ed irregolari; è la neve da “palle”.
In poco tempo si accumulano al suolo parecchi cm di neve fresca, anche se piuttosto bagnata. La neve può cadere anche con temperature positive: in presenza di fronti freddi, nei rovesci più forti, la neve giunge occasionalmente al suolo anche se la temperatura dell’aria raggiunge i 4-5°C e, durante i temporali nevosi in primavera o in autunno, anche con temperature superiori.
In altre situazioni invece sono sufficienti 2°C per trasformare il fiocco in goccia d’acqua, specie se in quota l’aria è piuttosto mite e satura di umidità. Vi sono poi i temibili casi di “gelicidio”, quando le gocce di pioggia si congelano a contatto con il suolo ghiacciato.