Anzitutto due parole di introduzione per capire di cosa stiamo parlando: l’indice NAM,dall’inglese North Annular Mode, è la rilevazione descrittiva delle differenza tra la pressione atmosferica sulla verticale del Polo Nord e quella delle medie latitudini. Qualcuno obietterà: “Ma non era l’AO, ossia l’Oscillazione Artica a fare già ottimamente questo lavoro?
Vero, ma l’atmosfera non è piatta, bensi tridimensionale, dunque ha uno spessore. L’andamento dell’indice AO difatti rileva il delta (differenza) di pressione al livello del mare, mentre l’indice NAM comprende tutte le quote, dal suolo fin entro la stratosfera. L’indice NAM è un buon mezzo per conoscere pertanto la forza del vortice polare alle quote stratosferiche.
Per chi, come noi, vuole conoscere in anticipo la che tipo di inverno stiamo andando incontro, l’indice NAM risulta inoltre un utilissimo strumento prognostico. Alcuni importanti studi ci hanno infatti consegnato una linea evolutiva predeterminata, che può esserci utile fin d’ora nel capire se la stagione 2013-14 sarà disturbata da un super-anticiclone (vedi ad esempio il 1988-89 o il 2006-07), oppure al contrario potrà dar luogo ad una stagione gelida e bianca.
Al momento l’analisi dell’indice NAM vede un rinforzo della circolazione circumpolare nei bassi strati, che però non si è propagata in stratosfera. In altre parole il vortice polare si sta rinforzando al livello del mare (indice AO positivo), situazione che per ora tende a contenere le masse d’aria gelida alle latitudini polare.
Insomma per ora tutto tranquillo lassù, a differenza dell’inverno 2013/14, che già a novembre (figura qui a fianco) vedeva un pattern sfavorevole alla buona prosecuzione della stagione fredda almeno nei successivi 30-40 giorni. Poi sappiamo tutti come è andata.
Luca Angelini