un avvio d’inverno davvero pessimo per il turismo bianco, che stenta a decollare anche ora in prossimità delle feste: da una parte la pochissima neve caduta ed ora il clima eccessivamente mite, che continua e rende molto difficile persino innevare in modo artificiale le piste. Il consolidamento dell’anticiclone sul Mediterraneo Centro-Occidentale si accompagna ad una bolla d’aria calda di matrice nord-africana, i cui effetti risultano ben più marcati in alta quota, mentre invece nei bassi strati si realizzano quelle condizioni ideali per inversione termica che porta al ristagno dell’aria più fresca ed umida.
In sostanza le aree montane sono le più penalizzate da questo contesto mite anticiclonico così anomalo, che va ad aggravare la forte penuria di neve che si registra un po’ ovunque. La mappa sottostante evidenzia la quota dello zero termico prevista per le ore centrali di domani, 23 dicembre: per trovare una temperatura di zero gradi, almeno in libera atmosfera, bisognerà salire fin sui 3200-3500 metri anche per quanto riguarda tutto l’Arco Alpino. La situazione muterà comunque in modo drastico nelle festività, quando è sempre più probabile l’ingresso repentino di una colata artica.