Gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo continuano a ribadire l’intensità eccezionale dell’ondata di Burian che dilagherà sull’Italia negli ultimi giorni dell’anno. Quali saranno le zone più colpite? Per la neve si confermano le regioni adriatiche con nevicate copiose anche sulle coste, mentre al Sud, a causa di un vortice depressionario, potrebbe nevicare in modo particolarmente abbondante sui rilievi fino a bassa quota. Al Nord avremo invece solo gelo siderale, ma clima secco eccezion fatta per la Romagna colpita da neve. Restano delle incognite sull’eventuale formazione di minimi secondari, ancor non di facile letture per i modelli, che potrebbero generare sorprese in merito alle precipitazioni, oltre che deviare parzialmente la rotta del fiume gelido.
La mappa sotto mostra il momento apice di quest’irruzione gelida, che per ora possiamo individuare fra le giornate del 30 ed il 31, con termiche all’altezza di 850 hPa (1400 metri di quota) davvero sensazionali, sulla base dell’ultima proiezione del modello GFS: in violetto sono rappresentate le zone dove l’ondata di grande freddo potrebbe risultare più intensa, con termiche addirittura uguali o inferiori ai -12°C. Il Centro Italia sarebbe il più colpito, ma non sono escluse variazioni. Trattandosi d’aria continentale, il freddo diverrà particolarmente accentuato anche al suolo, con i massimi effetti che si manifesteranno tra Capodanno ed il 2 gennaio: avremo sicuramente modo di tornarci con più dettagli, ma con ogni probabilità buona parte d’Italia finirà ben sottozero.
fonte: meteogiornale