Buongiorno ai numerosi lettori di Meteoservice! A partire da oggi collaborerò con questo portale, condividendone appieno lo spirito di divulgazione della meteorologia e portando periodicamente le mie analisi e le mie riflessioni. Prima di cominciare, mi presento: Marcello Mazzoleni, 36 anni, laureato in economia aziendale, funzionario pubblico, appassionato di meteorologia fin dai tempi della scuola elementare. Rilevo dati meteo dal 1984; nel 1998 ho creato “meteomagenta”, il primo sito meteo amatoriale della Lombardia occidentale, ora dismesso, che in pochi anni ha superato un milione di contatti. Dal 2002 tengo incontri, conferenze, seminari sul meteo presso Comuni, scuole, associazioni e gruppi di Protezione Civile e collaboro con numerosi media locali. Dal 2010, le mie previsioni sono anche su Facebook e dal 2012, anche sui più noti network locali. Nel 2013 ho pubblicato “Nuvole & Nubi”, un libro dedicato alla passione che mi accompagna da sempre, alternando spunti teorici e racconti con protagoniste le nuvole. Ogni giorno, sulla mia pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Meteo-Marcello-Mazzoleni/140732862782367 pubblico la mia idea sul tempo che farà tra milanese, varesotto e novarese.
E ora, eccoci all’analisi sul mese di GENNAIO, che in linea generale sarà molto simile al mese di dicembre che si è appena concluso, in quanto seguiterà ad essere governato dalle temperate correnti occidentali o nordoccidentali in quota. Come si vede chiaramente dalla mappa della anomalie pluviometriche elaborata dal modello stagionale che, per esperienza, posso garantire essere il più affidabile allo stato attuale della conoscenza scientifica, la piovosità sul comparto europeo sarà superiore alla norma sulle isole britanniche, sulla Francia, sull’area mitteleuropea, sulla Scandinavia e sul’Europa nordorientale, mentre il bacino del Mediterraneo e la nostra Penisola vivranno un mese con netta prevalenza delle giornate soleggiate su quelle piovose. In particolare, sul nord Italia vi saranno alcune fasi favoniche (la prima ad esempio è attesa tra domenica e lunedì, e una seconda indicativamente fra il 10 e il 12 gennaio) mentre sulle regioni adriatiche e al Sud questo genere di configurazioni porta qualche occasione in più per precipitazioni, sempre in un contesto in prevalenza asciutto, a motivo delle infiltrazioni di aria più fresca dai Balcani.
Ad una tale distribuzione delle precipitazioni, si associa di norma un campo termico superiore alla norma stagionale su tutta la Penisola, più marcato al nordovest e sulle regioni centrali tirreniche. Questa prevalenza di correnti temperate occidentali sugli scambi meridiani, pare destinata a protrarsi anche nel mese di febbraio e dunque l’inverno proseguirà sulla falsariga di quanto abbiamo già sperimentato nel mese di dicembre in cui le fasi fredde sotto la norma sono state di breve durata. E non ci dobbiamo stupire: sulla mia pagina Facebook già dalla scorsa estate pubblicavo analisi in questo senso (chi vuole può verificarlo) dato che le indicazioni provenienti dai modelli stagionali erano molto chiare a riguardo. Attenzione, infine, che inverno secco e mite non vuol dire che non ci saranno occasioni per nevicate, ma semplicemente che ve ne sono in misura minore rispetto ad un inverno “normale”. Per chiudere, segnalo che sui versanti esteri delle Alpi, dalla Francia alla Slovenia sarà invece un inverno piuttosto nevoso e ne avremo un primo assaggio già durante questo fine settimana.
Per chiudere, uno sguardo ai diagrammi a spaghetti per le città di Milano, Roma e Reggio Calabria tratte dal sito francese Meteociel. La linea rossa più in alto rappresenta la temperatura attesa a circa 1500 metri di quota, mentre la linea rossa più in basso l’andamento precipitativo. Entrambe, per le tre località prese in esame, confermano quanto ho descritto sopra, stante una notevole concordanza tra i vari scenari possibili almeno per i prossimi dodici/quindici giorni:
Ci terremo aggiornati…
Marcello Mazzoleni