Palermo e il resto della Sicilia non sono protette dai rigori invernali come si crede; l’Appennino è troppo distante e basso per proteggere l’isola dai gelidi venti che giungono da nord o dai Balcani.
La classica depressione tra il basso Tirreno e lo Ionio meridionale, congiuntamente ad un afflusso freddo artico, polare o continentale verso il sud Italia, crea le condizioni favorevoli per le nevicate. Se quest’aria è molto fredda, le precipitazioni nevose possono arrivare anche sulle coste meridionali italiane, comprese le spiagge palermitane.
I monti della Conca d’Oro fanno il resto, esaltando i moti convettivi e favorendo la formazione di temporali nevosi, che possono arrivare a colpire anche Palermo, specie nelle ore più fredde.
Nel dopoguerra si ricordano a Palermo numerosi eventi del genere:
4-5 marzo 1949 neve in città con 0°C.
7-8 febbraio 1956 neve dal tardo pomeriggio del 7 ad intermittenza sino alla sera dell’8 con fiocchi che attecchirono su tutta la città, anche sul mare.
31 gennaio 1962 dai dai 30°C del 3 gennaio si arrivò a 0°C il 31, quando una intensa nevicata colpì tutta la città.
23-24 gennaio 1963 tra il 23 e il 24 con 0°C caddero alcuni centimetri bagnati.
7 gennaio 1981 la più abbondante nevicata del secolo scorso. alle 5 del mattino la pioggia girò in neve e continuò sino alle 11.15, depositando alcuni centimetri di neve. Fiocchi anche a Pantelleria.
25 dicembre 1986 fiocchi in città per tutta la giornata ma molto bagnati e senza attecchimento al suolo.
16 dicembre 1988 nel biennio nero degli inverni italici a Palermo cadde un po’ di neve per tutta la giornata, con accumuli trascurabili.
30-31 gennaio-1 febbraio 1999: la neve cadde a più riprese; fiocchi più intensi la mattina del 31 con la spiaggia di Mondello imbiancata.
L’evento di fine dicembre del 2014 dunque non sarà certamente l’ultimo della serie…