Editoriali — 25 Gennaio 2015

I modelli sciolgono le riserve sul possibile split di fine mese e regalano una esemplare configurazione artica. dubbi dei giorni scorsi, sulla eventualità che i forcing meridiani non riuscissero ad ostacolare completamente la tendenza del vortice polare a mantenere mobilità zonale, sembrano in via di dissoluzione. Tuttora l’ipotesi che lo split non sia sufficiente a promuovere una azione artica diretta e tutto muova, ed un po’ troppo, anche verso levante, non la si può del tutto escludere. Ma è un fatto che, al momento, l’effetto del ramo islandese del vortice polare, sembra proprio voler affondare i colpi fino al mediterraneo centrale o centro-occidentale. Si tratta di una di quelle situazioni, propriamente artiche ed artico-marittime, a rossby molto ampia, e assai plastica nel promuovere una successione di impulsi o fronti di irruzione, in modo durevole. Una tale azione, decisamente nordica meridiana o nord-occidentale, e corrosiva del lato orientale del promontorio, sembra anche, peraltro, poco propensa al classico trend in direzione di una continentalizzazione e di una apertura della porta siberiana o artico-continentale. Ma se questo, di per sé, non è a favore degli afflussi molto freddi da est o nord-est al suolo, non esclude affatto raffreddamenti e situazioni assai invernali, tuttaltro. Il deciso sprofondare della sacca artica, infatti, trascina masse d’aria molto fredda in quota, destinata poi anche al suolo per effetto precipitativo, in un contesto di generale raffreddamento per ovvio apporto anche al suolo di masse d’aria provenienti dai mari del nord e di masse d’aria balcanica richiamate dalle ciclonizzazioni eventuali. Il disegno si riferisce alla situazione proposta per i giorni 3-4 febbraio, ed indica la fase artica già maturata. Si nota la possibilità della classica ciclogenesi tirrenica sostenuta dalle masse d’aria in discesa attraverso la porta del rodano e si notano gli altri impulsi in discesa sul nord europa. Occhi, dunque, puntati ai forecast delle prossime ore e occhi puntati ai cieli del prossimo fine settimana, quando l’ora dell’artico potrebbe scattare in un modo davvero esemplare…

figura meteo 25gen15

 

 

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Pierangelo Perelli

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