Le stagioni meteorologiche, a conti fatti, sono il ‘frutto’ della disposizione del vortice polare. In particolare l’inverno 2014/15 si caratterizza per la disposizione dell’asse di tale vortice disteso dal Canada verso la Siberia occidentale. In pratica un qualcosa di simile alla scorsa stagione. Tentiamo di capire il perchè l’inverno si smarrisce.
Ruolo anomalie oceaniche. Tra le caratteristiche che si sono evidenziate in questa stagione c’è il ruolo dell’anticiclone sull’Alaska ma anche la scarsa partecipazione dell’anticiclone delle Azzorre alla dinamica di un evento split. Questa situazione è alla base dei ripetuti affondi gelidi sul Nord America ma anche di un rinforzo delle correnti occidentali alle medie latitudini. Con questa disposizione del vortice polare è dunque difficile assistere a veri inverni in Europa. Anche il mancato compimento dello Stratwarming di tipo Major, nonostante le condizioni teoriche di partenza propense alla sua attuazione, è riconducibile alle forzanti termiche, in particolare all’anomalia positiva sul Pacifico centro settentrionale (PDO warm). La PDO positiva esaspera una NAO positiva con una maggiore probabilità di rinforzo del vortice polare.
Ruolo ghiacci artici. Ci siamo posti a suo tempo il dubbio che l’inverno avesse un ‘passo’ diverso da qualche anno a questa parte, tanto da evidenziare un andamento più simile all’autunno. L’inverno vero non solo sembrerebbe ridotto ma anche concentrato nella seconda parte di stagione. Il motivo non è noto sebbene si può ipotizzare un collegamento tra il fronte polare e quello artico, quest’ultimo fortemente dipendente dall’andamento dei ghiacci artici nel periodo autunnale. Sarà questo il nuovo scenario che ci aspetta anche nei prossimi anni.
fonte. 3bmeteo.com
Articolo redatto da: Francesco Nuocera