Editoriali — 28 Marzo 2015

Un casolare lontano, poi più nulla, solo campagna, campagna vera: una strada sterrata, il silenzio rotto solo dalle ruote della bicicletta sul ghiaino e tanto granturco, mosso da un vento leggero, anche se sullo sfondo si staglia il nero di un temporale in avvicinamento.

Non c’è traccia di industrie, di palazzoni, solo un rudere abbandonato, ultima testimonianza di una vecchissima casa colonica, interrompe la sterminata distesa dei campi, dove si può tornare a respirare natura senza dover per forza salire sui monti o scappare in riva al mare.

Campagna friulana di un giorno di primavera: tra Savorgnano e Vissignano alle porte di San Vito al Tagliamento (PN). Intendiamoci, basta poco per ritrovare villette e centri commerciali, ma qui la campagna resiste ed anzi in molte zone l’abbandono è evidente.

Morti gli anziani, le case restano vuote e vengono inghiottite gradualmente dalla natura. Non c’è mercato, nessuno le vuole, non c’è lavoro, o meglio, ci sarebbe, ma ormai è troppo faticoso lavorare nei campi per le nuove generazioni e il pendolarismo è una realtà consolidata: si va a Portrogruaro o a Pordenone o addirittura ad Udine. Anche qui si muore di cancro, ma si dà la colpa ad alcool, fumo o alle conseguenze di Chernobyl, non alla vita agreste che ancora si conduce quando non si lavora.

Qui la cementificazione selvaggia non è arrivata, nè forse arriverà mai. Del resto procedendo verso la Lombardia, la natura è stata cancellata soprattutto da Bergamo verso ovest e sino a Pero (MI) e da Milano a Gallarate (VA), altrove resiste abbastanza bene, pur con le dovute eccezioni.

Ed è così anche in Emilia-Romagna: qui, lontano dai grandi centri urbani la campagna riesce ancora a dominare, non un dominio assoluto ma sufficiente a non sconvolgere gli equilibri microclimatici, così come sta avvenendo altrove.

Ed è un piacere riuscire a riappropiarsi della natura, della vita vera, scappando in mezzo ai campi, restando a lungo in contemplazione, beandosi del canto di grilli e cicale: la città è lontana con il suo caos, già questa è vacanza, ogni giorno!

Fonte: Meteolive.it__065011___grano_temporale

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