Una massa di acqua calda che da mesi si trova al largo delle coste Usa che si affacciano sul Pacifico potrebbe avere importanti ripercussioni su clima e ecosistema marino. Lo sostiene una ricerca condotta dall’Università di Washington, e pubblicate su Geophysical Research Letters, secondo cui questa chiazza tra gli 1 e i 4 gradi più calda del normale sta facendo salire il termometro sulla costa occidentale e modificando le abitudini di alcuni pesci, che si sono spostati in nuove acque, con ripercussioni importanti sulla catena alimentare. Già in una newsletter scritta a giugno, l’autore principale della ricerca, Nick Bond, scienziato dell’università di Washington, aveva affermato che questa enorme massa d’acqua, che si estendeva per oltre 1.600 km e profonda 300 piedi (circa 90 metri), aveva contribuito nel 2014 ad un inverno mite nello Stato di Washington e poteva favorire anche un’estate più calda.
Oggi, dieci mesi dopo, la chiazza si estende dal Messico all’Alaska, con l’acqua 2 gradi più calda del normale. Secondo gli studiosi questa massa acqua è legata ad un minore raffreddamento dell’acqua durante l’inverno: nelle ultime due stagioni fredde un’ondata di alta pressione avrebbe mantenuto il mare calmo, rallentando così la dispersione del calore dall’acqua a contatto con l’aria fredda.
La massa d’acqua calda, inoltre, avrebbe avuto ripercussioni anche sulla vita marina, rileva la ricerca, spingendo i pesci a spostarsi in altre zone, con importanti conseguenze sull’ecosistema del Pacifico.