Tra tutti i fattori che possono influenzare il segno della nostra estate quello che ha un ruolo fondamenta è senza dubbio il Niño, di cui abbiamo già parlato in maggio in 2 precedenti articoli l’ultimo dei quali il 17 maggio (http://www.meteogiuliacci.it/notizie/a-proposito-di-el–nino-il-centro-europeo-ecmwf-prevede-un-super-el-nino.html ).
Ma sulla intensità del Niño vi sono al momento ancora molte incertezze per cui preferiamo attendere le ultime osservazioni primi di giugno circa le anomalie ditemperatura nelle acque superficiali (SST) del Pacifico equatoriale.
In seconda battuta anche le anche le anomalie persistenti nella temperatura delle acque superficiali (SST) dell’Atlantico tropicale tra la Costa d’avorio e il golfo di Guinea tendono a influenzare la nostra estate perché da queste anomalie dipende l’entità dello spostamento o meno verso Nord, fino al Mediterraneo occidentale e all’Italia, dell’anticiclone Nord africano e delle sue annesse roventi ondate di caldo.
Come più volte abbiano sottolineato e spiegato in vari articoli negli ultimi 3 anni, l’arrivo sull’Italia in estate del rovente anticiclone africano ha in genere le sue radici nella temperatura delle acque superficiali del lontano Golfo di Guinea.
Chi non fosse interessato alla spiegazione didattica, vada direttamente alle conclusioni in fondo all’articolo.
Ricordiamo che in estate i mari sono sempre più freddi dell’entroterra circostante (fig.1) e di conseguenza sull’Oceano si genera, al livello del mare, un’alta pressione e all’interno del continente il surriscaldamento estivo del suolo invece genera una bassa pressione (nel caso specifico la bassa pressione con centro sul Sahara ed estesa a tutto il Nord Africa ( Fig.2)). Ma la Fisica dell’atmosfera insegna che le basse pressioni al livello del mare di origine termica sono sempre sormontate in quota da un’alta pressione che nel nostro caso è il temibile e rovente anticiclone Nord africano (fig.3), la cui naturale sede è nell’entroterra di Algeria-Marocco.
Comunque dal dislivello barico al livello del mare tra l’alta pressione sul Golfo di Guinea e la bassa pressione centrata sul Sahara, vengono innescati i piovosi monsoni africani (fig.4) i quali si muovono verso Nord ovvero dall’alta pressione verso la bassa pressione, (ossia dal Golfo di Guinea verso l’entroterra sahariano), penetrando in tal modo in profondità sul continente.
Il fronte di avanzata verso Nord del’ ITCZ ( InterTopical Convergence Zone) in estate è l’equatore virtuale ovvero la zona di convergenza tra gli Alisei dell’Emisfero Nord e i monsoni africani (fig.5) e quindi anche la ideale linea zonale ove le correnti calde ascendenti generate dalla convergenza innescano il ramo ascendente della cella di Hadley.
Più le acque del Golfo di Guinea sono fredde e tanto più forte sarà l’alta pressione ivi presente. Questo comporta a sua volta monsoni più intensi della norma e quindi un maggiore spostamento verso Nord della ITCZ e della cella di Hadley(fig.6). A sua volta lo spostamento meridiano della cella di Hadely, sposta verso Nord anche la fascia di alte pressioni subtropicali ( di cui fa parte anche l’anticiclone Nord africano) che dovrebbero stazionare intorno 30-35 gradi di latitudine. Da qui nascono le incursioni verso Nord, fino all’Italia, dell’anticiclone Nord africano.
Allora la domanda che ci dobbiamo porre è la seguente:
Nella estate 2015 sono previste anomalie nella temperatura delle acque superficiali del Golfo di Guinea e in caso affermativo, saranno anomalie negative (acque più fredde della norma) o positive (più calde della norma)?
Allo scopo ci siamo avvalsi del modello stagionale CFSv2 della NOAA circa le anomalie previste nella temperatura della acque superficiali (SST) del Golfo di Guinea. Abbiamo limitato il responso a giugno 2015 perché la SST prevista per tale mese è senz’altro abbastanza attendibile; un po’ di meno invece per le SST previste per luglio e agosto. Ebbene secondo il modello americano CFS (ClimateForecast Seasonal) nel prossimo mese di giugno le acque del Golfo di Guinea sono previste più calde della norma (fig.7.). Tale previsione è da ritenersi molto attendibile perché già in questo mese di maggio le acque del Golfo di Guinea sono più calde della norma (fig.8) e che quindi tali rimarranno, state l’inerzia termica dei mari. Quindi per giugno 2015 le condizioni SST sono poco favorevoli alle incursioni dell’anticlone Nord africano verso l’Italia.
Insomma nel prossimo mese non vi dovrebbero essere ondate di caldo intense e prolungate
Fonte Meteogiuliacci.it