Il corso di un campo barico livellato, con flusso zonale e debole influenza azzorriana, indicato giorni fa, è in atto ed è destinato a caratterizzare la fine del mese e l’immediato inizio del prossimo. Tuttavia, e sempre per come prospettato, si tratta di una fase temporanea, pronta a cambiare fisionomia in base all’ennesima flessione in sede oceanica. Le previsioni dei giorni scorsi dicevano anche che detto cambio, a causa di una deviazione sostanziale del getto verso nord-est, avrebbe comportato una possibile irruzione in sede europa centrale con sviluppo di successivo cut-off, insidioso per il mediterraneo. Di fatto detta evoluzione, in parte, è ancora nell’ambito dei forecast, ma lo è in una forma meridiana meno accentuata e tale da favorire affermazioni anticicloniche piuttosto che falle retrograde. Infatti la cella anticiclonica, in sviluppo sull’europa centrale piuttosto che settentrionale, nel corso dei primi giorni di giugno andrà a caratterizzare i massimi di un’omega disposto tra l’ibera e l’egeo, e parzialmente influente per la nostra penisola. La differenza di configurazione tra una estensione in sede scandinava con infiltrazioni instabili in mediterraneo ed una estensione in sede centro-europea con più scarse possibilità per le ritornanti instabili non è poi così elevata. Sta solo in poche centinaia di km di latitudine di estensione meridiana, le quali, tuttavia, sono poi, invece, in grado di influenzare, e di parecchio, gli effetti del tempo. Il disegno mostra il trend suddetto e si riferisce a metà settimana, con l’evidenza dei massimi anticiclonici sull’europa centrale ed una estensione anticiclonica su buona parte della fascia centrale del continente. La rimonta è tale, comunque, da non impedire una certa ritornante sull’egeo, anche se e come detto, almeno temporaneamente, poco influente per longitudini più occidentali. Peraltro l’insidia di detta ritornante rimane non così trascurabile, soprattutto in relazione, e per come indicato dalle linee rosse, ad una evoluzione ulteriore che vede la rimonta anticiclonica proseguire in senso meridiano ed in maniera tale da non escludere completamente una fase successiva con infiltrazioni orientali o nord-orientali, evidentemente instabili per parte della penisola (centro-sud ed adriatico più verosimilmente).