Riportiamo questo interessante articolo da Focus.it 🙂 I famosi geoglifi costellavano le strade dirette a un importante complesso religioso peruviano. Ma con il tempo la loro funzione mutò, rimanendo in ambito religioso.
Si dirada la nebbia che avvolge alcune delle opere umane più misteriose di tutti i tempi: le linee di Nazca furono usate da almeno due diverse popolazioni come indicazioni per i pellegrini diretti a un famoso luogo rituale peruviano. Con il tempo, il loro scopo dovette mutare, senza perdere il significato religioso.
A fare un po’ di chiarezza sul significato dei geoglifi, le oltre 13 mila linee tracciate sul terreno dell’arido altopiano che si estende tra le città di Nazca e Palpa, nel sud del Perù, è uno studio giapponese presentato all’80esimo meeting della Society for American Archeology.
Quadri a cielo aperto. Le linee, risalenti a un periodo compreso tra il 200 a.C. e il 600 d.C., raffigurano forme geometriche, sagome animali, scene di decapitazione, stelle e figure mitologiche. Da tempo si sospettava avessero un significato religioso, ma la loro reale destinazione è rimasta finora piuttosto misteriosa.
Passate da qui. Dopo aver analizzato un centinaio dei disegni più recentemente scoperti, insieme ad antichi cocci di ceramica rinvenuti nei punti di intersezione dei geoglifi, i ricercatori della Yamagata University hanno ipotizzato che, nella prima fase della loro storia (quella che arriva fino al 200 d.C.) le linee servissero da punto di riferimento per i pellegrini in visita al complesso religioso pre-Inca di Cahuachi, un insieme di templi e piramidi oggetto di offerte religiose e sacrifici umani.
Più autori. Per i ricercatori, quattro diversi tipi di geoglifi tendono a concentrarsi sulle diverse strade che conducevano al luogo di culto. I diversi stili con cui sono costruiti (alcuni, rimuovendo strati di roccia dall’interno del disegno; altri, erodendo la roccia sui bordi del disegno), insieme alla diversa posizione geografica, portano alla “mano” di due popolazioni distinte.
Le immagini di condor e camelidi trovate lungo il corso del fiume Ingenio, sulla strada per Cahuachi, sono riconducibili alle popolazioni dell’Ingenio Valley. Le figure dall’aspetto soprannaturale che esibiscono teste-trofeo si trovano invece nella valle di Nazca, sulla via per Cahuachi, e sarebbero state tracciate dagli abitanti di quest’area. Dietro altre immagini ci sarebbe lo zampino congiunto di entrambe le popolazioni.
Cocci rotti. I geoglifi servivano forse a indicare il sentiero rituale che conduceva al complesso di templi. Ma il loro scopo dovette mutare dopo il primo periodo: dal 200 d.C. in poi, nella cosiddetta epoca Nazca, le linee divennero i luoghi prescelti per compiere strani rituali, che includevano la rottura di vasellame nei punti di intersezione tra un disegno e l’altro. Questa nuova funzione li accompagnò anche dopo il declino del complesso di Cahuachi.