Musica, Eventi & Meteo — 07 Luglio 2015

Per la rubrica “E’ tempo di… Musica… Oggi parliamo dei B52’s…!! Nell’ estate 1979 in cui il mercato discografico è dominato ancora da superclassici della musica da discoteca quali “Ring my Bell”, “Hot Stuff” e “We are Family” a cui si affiancano Elo, la colazione americana dei Supertramp e i Kiss disco style di “I was made…” , alcuni pionieri del nuovo e, variegato, fenomeno della New Wave iniziano a proporsi.

Portatore di una musica che miscela chitarre distorte, punk, surf music il 6 luglio 1979 esce nei negozi l’album di debutto eponimo dei B52’s, band atipica di Athens Georgia ( si, la stessa dei REM), nome derivato da un bombardiere e da un’acconciatura la cui new wave- disco influenzerà non poco la musica a venire.

A fine anni Settanta nella cittadella universitaria di Athens si respira aria di una vivace avanguardia artistica: scatenati party privati dalla grande teatralità kitsch animano le sonnolente notti di una realtà priva di discoteche e di Radio Private.

b52

Al party di S. Valentino del 1977 si esibiscono per la prima volta i B-52’s colorato ed atipico quintetto formato da Kate Pierson, Cindy Wilson, voci femminili e capigliatura anni ’50, Fred Schneider voce e tastiere, Ricky Wilson ( fratello di Cindy) chitarra, autodidatta che accorda lo strumento in modo personale usando corde di basso e Keith Strickland batteria che ripesca e reinterpreta in chiave innovativa il repertorio del primo rock Fifty sixty, ritmo funky suoni d’organo, armonie vocali che faranno scuola, per una pop-dance vivace e divertente quanto surreale.

Allegro, dissacrante, umoristico, travolgente, riff robotici, melodie da surf music, cantato che sembra guaito, assenza di bassi parzialmente compensata dal lavoro pesante alla chitarra, è probabilmente esempio definitivo di stile superiore alla sostanza nella musica ma certamente l’ascolto di questo disco garantisce un’esperienza divertente e gradevole.

Pescando dalla tracklist il classico e loro inno “Rock Lobster” e soprattutto “Planet Claire” opener del disco con un’ intro a metà fra i primi Pink Floyd ( Astronomy) e Peter Gunn Theme vero gioiello del disco.

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi