Musica, Eventi & Meteo — 27 Luglio 2015

Per la rubrica… è TEMPO di… Musica: Luglio 1987 – Guns ‘N Roses: Appetite for distruction… Il roboante album di debutto dei Guns N Roses uscito il 21 Luglio 1987, destinato a diventare campione di vendite e dare vita ad un vero e proprio fenomeno musicale non nasce in realtà sotto una buona stella.

La copertina originale del lavoro registrato a Los Angeles nel gennaio dello stesso anno, riproduce il quadro “Appetite for Destruction” del pittore Robert Williams che, accusa la band di violazione del diritto d’autore e di mancato pagamento della tela. Il vinile ritorna sul mercato, titolo immutato ma nuova cover raffigurante un tattoo del cantante Axl Rose con le teste ( i teschi) dei cinque componenti del gruppo inseriti in una croce inizia la leggenda di un gruppo destinato ad avere un successo globale. Da quell’estate gli occhiali Aviator di Axl, il cappello a cilindro del chitarra solista Slash , i vestiti da zingaro di quella ritmica Izzy Stradlin, la bandana del bassista Duff McKagan ( seconda per notorietà solo a quella indossata da un altro storico bassista, Vladimiro Dimatore…) ed il sorriso a 36 denti del batterista Steven Adler, diventano familiari a milioni di giovani in tutto il mondo.

Nati dalla combinazione degli ex-gruppi LA Guns e Hollywood Rose questi cinque sbandati dei sobborghi losangelini, vandali, alcolizzati eroinomani,(un teppista vagabondo uomo test Philip Morris da 60 sigarette al giorno ed un ladro d’auto, le punte dell’Iceberg ) insofferenti alle melodie dolciastre e al look cotonato dell’Hair Metal ( ricordo di aver parlato tempo fa dei Poison…) si presentano al mondo con un una musica grezza, violenta, sporca, onesta e selvaggia che rappresenta la brutale colonna sonora dell’inferno urbano dal quale provengono. Non a caso proprio di disagio metropolitano parla l’opener ” Welcome to the Jungle” con i riff di Slash e la incontenibile batteria di Steven; quindi pezzi che raccontano dei vari problemi dei Guns, legati all’abuso di alcol ( il vino di pessima qualità in” Nightrain”) di eroina ( in Mr. Brownstone) e degli ovvi incontri-scontri con la legge che da tali comportamenti derivano “Out Ta Get Me” Della prima perla ( Welcome to the Jungle) ho già accennato, ma l’album ne contiene altre due che consegnano Axl, Slash e compagnia suonante e cantante, ai posteri.

Trattasi di “Paradise City” perfetta, equilibrata e trascinante e di Sweet Child O’Mine con uno dei riff di chitarra più famosi e citati della storia, un basso vertiginoso ed la timbrica di Axl più vicina al felino che all’umano traccia che chiude il disco “Rocket Queen” Esplosiva la traccia che chiude il disco, Rocket Queen, divisa in due parti una più selvaggia l’altra più melodica con inseriti i suoni di un amplesso tra Axl e l’allora ragazza di Adler ( condivisa proprio con il cantante …)

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