E’ tempo di.. Musica!! Luglio 1973 – Bob Dylan: “Soundtrack from film Pat Garret & Billy The Kid”. Bob Dylan aveva sempre avuto il desiderio di fare un film. Nel corso della sua già gloriosa carriera aveva documentato i suoi tour ed aveva in testa più di qualche progetto cinematografico ma il tutto era ancora fermo al primo embrionale stadio. Tra il 1971 e il 1972 il regista Sam Peckinpah contatta Bob Dylan per ottenere dal geniale menestrello la colonna sonora per il suo nuovo film, Pat Garrett & Billy The Kid, un western crepuscolare : il cantante si trova coinvolto nell’atmosfera infernale di un set governato da un regista del quale sono note le bizzarrie ma si cala perfettamente nella storia dei due uomini destinati alla morte inevitabile e non ad un destino di eroi.
Dylan già a suo agio con il country che aveva ispirato “John Wesley Harding” e “Nashville Skyline”, si mette al lavoro e riesce dove molti musicisti rock avevano fallito: messa da parte la componente intellettuale tipica delle sue creazioni egli crea un album per lo più strumentale dal forte impatto emotivo che sottolinea ed esalta le atmosfere del film.
Tra queste le variazioni sul tema di Billy sono la dimostrazione pratica del grande talento di Robert Allen Zimmermann” ; Billy 1″, “Billy 4”, “Billy 7” sono tre versioni della stessa canzone in cui il grande Bobby si avvicina allo stesso soggetto da differenti direzioni ognuna con un sound diverso. Oltre a comporre Dylan recita una piccola parte nel film impersonando un personaggio di nome “Alias”, membro della banda di Billy the Kid (nella realtà storica sembra fosse il suo braccio destro).
Brani strumentali dicevo ma il disco è ricordato per quel capolavoro assoluto che porta il titolo di “Knockin’ on heaven’s door”.a sottolineare una delle più belle scene del western di tutti i tempi la morte dello sceriffo Baker ucciso da Billy The Kid in una sparatoria.
Il difensore della legge si rivolge alla moglie, da lui chiamata Mama, che lo sta assistendo nel suo ultimo viaggio , “sta diventando oscuro, troppo oscuro da vedere” e “la fredda nebbia nera sta scendendo”