Climatologia — 29 Luglio 2015
Due importanti e intense anomalie si sono sviluppate contemporaneamente nella regione del Pacifico e promettono di sconvolgere il clima a scala planetaria

Il Pacifico Tropicale continua a riscaldarsi e oramai gli esperti della NOAA danno una possibilità superiore al 90% che l’attuale forte episodio di Niño insista almeno fino alla prossima primavera, influenzando profondamente le vicende climatiche dei prossimi mesi e regalando quasi sicuramente al 2015 il primato di anno più caldo di sempre a livello planetario.

Al momento, come mostra l’immagine realizzata dagli analisti americani grazie ai dati raccolti da boe oceaniche e satelliti in orbita, lungo tutta la fascia tropicale le acque superficiali sono sensibilmente più calde del normale (tonalità del rosso) e un’anomalia simile si osserva anche a più alte latitudini: anche la PDO (Pacific Decadal Oscillation), periodica variazione delle temperature del settore orientale del Nord Pacifico, appare infatti nella sua fase “calda”.

La concomitanza di entrambe le anomalie, tra l’altro di forte intensità, molto probabilmente avrà pesanti ripercussioni, in parte difficili da prevedere, sul clima dei prossimi mesi a scala globale. In particolare, anche se gli studi al riguardo sono pochi, per l’Italia ciò potrebbe significare una coda d’estate calda e prolungata, seguita da un autunno piuttosto mite e, soprattutto, piovoso!

Fonte Articolo:
Col. Mario Giuliacci1726v1_201507-ElNino

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