L’ultimo satellite meteo europeo ha ritratto il nostro Pianeta da 36 mila km di altezza, inviando i dati in tempo reale. Lo scatto è spettacolare.
Salutate con la mano. Questi siamo noi, fotografati il 4 agosto 2015 dall’ultimo arrivato nella famiglia dei satelliti meteorologici europei, MSG-4, lanciato il 15 luglio di quest’anno.
Deserto. Lo strumento Spinning Enhanced Visible and Infrared Imager del satellite geostazionario, in orbita a 36 mila km sopra l’equatore, ha immortalato i diversi biomi africani: la fascia brulla del Sahara e l’ampia striscia di foresta tropicale che occupa il centro del continente africano.
Tutto ok. Al di là della bellezza della foto, la qualità dello scatto comunica agli esperti di ESA ed EUMETSAT (European Organization for the Exploitation of Meteorological Satellites), che gestiscono la missione, che il satellite funziona ed è in buone condizioni.
Servirà per condurre rilevazioni meteo su larga scala, per analizzare i rischi legati a disastri naturali e per osservare le conseguenze dei cambiamenti climatici.