Editoriali — 24 Agosto 2015

“Non bastano le opere contro il dissesto per evitare che certi eventi non provochino disastri.  Ci vuole anche una maggiore cultura del territorio”. Lo dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al Meeting di Cl. “Io dico con forza: mai più condoni edilizi. Se si costruisce nell’alveo dei fiumi non ci sono opere che tengano”, conclude.

Sul dissesto idrogeologico “abbiamo incominciato un lavoro che durerà anni, e non vorrei che questo attivasse nella gente aspettative che abbiamo risolto il problema. Il problema resta, ma per la prima volta il governo ha posto come priorità la lotta al dissesto idrogeologico. Tra un po’ di anni potremo avere un Paese più sicuro”, afferma Galletti. “Ci vorrà molto, molto tempo per risolvere il problema del dissesto idrogeologico in Italia. Ma rispetto all’anno scorso – puntualizza Galletti – abbiamo fatto molti passi in avanti: abbiamo semplificato il sistema, il che ci ha permesso di aprire oltre 700 cantieri per oltre un miliardo di euro che erano già disponibili. Abbiamo presentato il primo stralcio del piano nazionale per un miliardo e 300 milioni di cui già 750 già disponibili. Questi cantieri potranno essere aperti entro l’inizio del prossimo anno”, conclude.

 

Frane e allagamenti per il nubifragio a Rossano (Cosenza), 12 agosto 2015. ANSA/ALESSANDRO SGHERRI

Frane e allagamenti per il nubifragio a Rossano (Cosenza), 12 agosto 2015. ANSA/ALESSANDRO SGHERRI

 

 

 

 

 

 

Fonte Ansa

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