Ambiente, territorio & dissesti — 27 Settembre 2015

Brutte notizie per i cetacei: il Giappone sfida l’Onu e decide di riprendere la caccia alle balene per i suoi fantomatici “fini di ricerca scientifica”.

 

Il Giappone riaprirà questa settimana la caccia alle balene a nord dell’isola Hokkaido, nell’Oceano Pacifico, ignorando le proteste internazionali. La notizia è stata data oggi dal governo. Già nel 2014 una sentenza della Corte dell’Aia aveva vietato la pratica nel Paese perché contraria a una moratoria del 1986 sulla pesca di cetacei.

 

In seguito al divieto internazionale, il Paese aveva interrotto la caccia nell’Oceano fino a marzo di quest’anno, quando ha dichiarato che avrebbe ripreso l’attività ai fini della ricerca. L’agenzia della pesca giapponese ha dichiarato oggi che cacciare le balene vicino alla costa è necessario perché serve a contribuire alla ricerca, fornendo materiale prezioso da analizzare come il contenuto dello stomaco e gli organi.

 

Come è ormai noto, la carne di balena è molto popolare tra i giapponesi che la considerano una prelibatezza, e i fini scientifici della caccia sono soltanto un pretesto.

Fonte: www.focus.it99265-050-87dc205e_630x360

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