Se piogge alluvionali e piccole trombe marine alla livornese imperversano è perché siamo in autunno. La frase, banale, vuole essere anche un pò provocatoria ed a sottintendere che di trombe marine storiche gli annali toscani sono pieni e che le piogge alluvionali sono tali perché al posto di un territorio curato sussiste una sorta di far west sensibile ad ogni evento naturale. Dunque, evitiamo, ancora una volta, di scomodare le oramai stucchevoli storie dei cambiamenti climatici e delle bombe d’acqua avant-gard…dopodiché non possiamo di certo nasconderci che, per come indicato dal disegno delle linee e delle frecce relativo alla situazione attuale, ogni perturbazione atlantica che sopraggiunge in un contesto di rimonte sub-tropicali e di masse caldo-umide in wind shear positivo, rappresenta una situazione a rischio e favorevole allo sviluppo di cluster temporaleschi di rilevanza. La situazione, esplosiva ma, lo ripeto, non estranea al periodo stagionale, rappresenta l’eredità di una situazione anti-zonale sfociata in un vortice mediterraneo prima e in un successivo riassorbimento oceanico carico di flusso umido sud-occidentale. La porta dell’atlantico, di fatto, decisamente riaperta da tali eventi, e in spolvero in queste ore, sta mostrando davvero tutta l’energia che potrà, nel breve o medio termine, dare ancora luogo ad eventi di pioggia e di instabilità di un certo rilievo in sintonia con la situazione sopra descritta. Poi, intorno a fine decade, potrebbe riimpantanarsi e riproporre, almeno in parte, il maltempo squisitamente mediterraneo e la fase chiusa o semichiusa di giorni fa, associata a divaricazione del getto, a richiami continentali ed a sviluppo di depressione in loco. Il disegno delle aree colorate si riferisce alla situazione in quota dei giorni 10-11, e mostra, di fatto, un sorta di vortice, alimentato sia da infiltrazioni nord-occidentali che dai classici nastri trasportatori sciroccale e di grecale che caratterizzano le depressioni mediterranee…