Sono oltre 7 mila le abitazioni senza corrente a causa del violento nubifragio costato la vita a 21 persone. Le prime stime dei danni: 500 milioni .
C‘è anche un italiano – che vive da tempo in Francia – tra le vittime dell’alluvione che ha investito la Costa azzurra tra sabato e domenica. Lo hanno riferito fonti locali aggiornando il bilancio delle inondazioni e poi la notizia è stata confermata dalla Farnesina. Tra i morti ci sarebbero anche altri due stranieri, un uomo portoghese e un cittadino britannico di cui si ignora il sesso, la cui scomparsa è stata confermata dal Foreign Office. Intanto le due persone date per disperse sono state trovate vive. Il bilancio di quella che lo Stato francese decreterà come una «catastrofe naturale» resta pesantissimo: 21 morti mentre 7.200 abitazioni sono ancora senza corrente elettrica.
Polizia impegnata nelle zone colpite
In Costa azzurra, devastata dalle inondazioni, si prosegue il lavoro di sgombero e pulizia delle abitazioni allagate. Intanto arrivano le prime stime dei danni: secondo Eric Ciotti, presidente del dipartimento, almeno 500 milioni. Il ministro degli Esteri Fabius nega possa esserci un legame diretto fra quanto accaduto e il riscaldamento climatico: «è vero solo – afferma – che col riscaldamento i fenomeni sono più violenti». In poche ore sono caduti 180 millimetri d’acqua e almeno 35 mila case restano senza elettricità, con la rete ferroviaria bloccata in diversi punti. Sono stati circa cinquemila i cittadini ed i turisti tra Villeneuve e Cannes sfollati a causa del nubifragio. Tre persone sono annegate in un centro anziani a Biot, vicino Antibes, sorprese da un’onda d’acqua al piano terra. A Cannes una donna di 60 anni è stata trovata senza vita nei pressi di un parcheggio. Altre tre persone sono morte a Vallauris-Golfe-Juan in un’automobile sommersa dalle acque all’ingresso di una piccola galleria. Una persona è stata trovata morta in un camper ad Antibes mentre si cercavano i corpi di cinque persone nel parcheggio di una tenuta a Mandelieu-la-Napoule. Le piogge violente sono state prodotte da un incrocio di correnti, con l’aria fredda della perturbazione proveniente dall’Atlantico che è entrata nel Mediterraneo e ha richiamato da sud masse di aria calda, creando un vortice di bassa pressione che ha prodotto i nubifragi. Il prefetto delle Alpi Marittime, Adolphe Colra, ha denunciato «saccheggi nella notte nelle zone colpite dal maltempo», favoriti dal fatto che «le forze dell’ordine dovevano dedicarsi alle zone sinistrate».