09-10-2015 – Salve a tutti; maltempo che entra nel vivo nel Mediterraneo. La depressione nata al largo delle coste algerine si sta approfondendo e invorticando, strutturandosi secondo il classico ramo freddo, ramo caldo e, tra poche ore, inizierà a occludersi nella sua avanzata verso il Tirreno, raggiungendo la massima potenza (fig.1)……….
fig.1
Come sempre, quando si parla di sistemi depressionari nati nel Mediterraneo, l’esatta localizzazione delle fenomenologie è molto difficile ed ecco, infatti, che già in mattinata rovesci e temporali di una certa intensità si sono abbattuti nella Calabria meridionale e altri nuclei stanno abbordando il Tirreno meridionale, in risalita verso le coste della Campania, in netto anticipo sui tempi e con una traiettoria leggermente arcuata, sulla scia delle correnti a getto in quota (fig.2).
fig.2
In realtà comunque, il ruolino di marcia della perturbazioni non dovrebbe riservare molte altre sorprese, nel senso che con il procedere dell’avanzata del fronte freddo, in risalita anch’esso dalle coste tunisine (l’aria fredda fa un ampio giro), la perturbazione dovrebbe andare a disporsi ad arco, invorticandosi sempre di più entro la mattinata di sabato, nell’Italia centromeridionale, apportando una fase di intenso maltempo su quasi tutte le regioni. Ecco il quadro di sintesi ricavato dalle carte di dettaglio ricavabile nella tarda mattinata di domani, quando il sistema perturbato avrà raggiunto la massima potenza (fig.3).
fig.3
Come si evince dall’immagine, i fenomeni di maggior violenza si andranno concentrando lungo un allineamento generato dall’avanzata del fronte freddo del sistema che, nel raggiungere il fronte caldo, genera il continuo sollevamento di masse caldo umide nel Tirreno centromeridionale e nello Ionio, con temporali, anche di forte intensità, che dal Lazio interesseranno, in sequenza, la Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise (la Sardegna nel frattempo sarà uscita dal maltempo. Altre piogge, più continue e diffuse ma meno violente, giungeranno nel medio alto Adriatico, fino alla Romagna, passando per tutte le Marche e l’Umbria.
Evoluzione molto perturbata quindi che, nelle regioni del primo gruppo, dal Lazio fino alla Puglia, potrà condurre a fenomeni anche violenti, localmente di tipo alluvione lampo in zone come la Campania, dove al momento sembra che i fenomeni possano essere forti e maggiormente persistenti. C’è ancora disaccordo comunque tra i modelli. Parti invertite, oggi, tra quello europeo e americano; il primo vede un maggior coinvolgimento delle centrali, Lazio in primis, nei fenomeni più violenti. Il secondo vede colpito maggiormente il sud, Campania e Sicilia in pole
In ogni caso, si tratterà di un peggioramento molto intenso, che andrà seguito ora dopo ora per verificare la localizzazione di eventuali fenomeni violenti nel suolo italiano. La perturbazione tenderà poi ad assumere sempre più una struttura vorticosa, trafserendo il minimo in Adriatico, ma l’instabilità resterà ancora molto marcata su tutto il centrosud fino a sabato sera, anche grazie alla presenza di un minimo in quota collocato nel Tirreno, ancora leggermente baroclino rispetto al minimo a suolo quindi (fig.6).
fig.6
Entro domenica mattina la perturbazione avrà assunto quindi le caratteristiche di un vortice ciclonico, allineato a tutte le quote, con maltempo ancora in Adriatico, specialmente su Puglia, Abruzzo e Molise, prima di perdere gradualmente potenza (fig.7).
fig.7
Durante tutte le fasi descritte inoltre, i venti saranno sostenuti su tutto il centrosud, a circolazione ciclonica attorno al minimo con il passare delle ore, aspetto questo che enfatizzerà gli effetti del maltempo nelle singole regioni. A più tardi per eventuali nuovi aggiornamenti.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)