18-10-2015 – Salve a tutti, instabilità e nuvole al centronord, per il passaggio di una perturbazione che, nella sua discesa verso sudest, genererà qualche temporale sparso nelle regioni centrali; giornata comunque compromessa per la copertura nuvolosa al centronord, con temperature piuttosto basse in pianura Padana. Molto meglio al centrosud, caldo e soleggiato, da vera ottobrata mediterranea (fig.1).
fig.1
Come evidenziato nella fig.1, l’instabilità al centronord è generata da un “corridoio” di basse pressioni compreso tra due figure anticicloniche. Tale area depressionaria, nei prossimi giorni, continuerà ad essere alimentata da “spifferi” freddi dall’Europa nordorientale, che si concretizzeranno nella parte centrale della settimana con un sistema perturbato diretto soprattutto verso il sud, con annessa depressione in transito.
Nel complesso quindi, un Ottobre al momento leggermente fresco ma senza eccessi particolari, dopo i violenti temprali che hanno interessato soprattutto il centrosud la scorsa settimana.
Ma altre indicazioni emergono questa sera dall’analisi delle diverse emissioni dei modelli, anche molto diverse tra loro. Ancora una volta, come già accaduto in molte altre occasioni, emerge la spiccata tendenza dell’anticiclone delle Azzorre a cercare di aprirsi un varco verso l’Artico passando dall’area del Mar di Norvegia e, in parte, dalla Scandinavia, con conseguenze ancora completamente da definire (fig.2).
fig.2
Davvero spettacolare la visione de run mattutino del modello americano; omega blocking da manuale e blocco completo del flusso Atlantico. In questa visione la cellula altopressoria si isola a nord, in assetto da SCAND+ (blocco scandinavo) con tunneling alle latitudini inferiori, ovvero con l’arrivo di due depressioni speculari da ovest e da est (fig.3).
fig.3
La persistenza del blocco genera quindi un avvicinamento nel nucleo freddo orientale e un abbassamento del jet stream dall’Atlantico, con peggioramento del tempo e freddo nel Mediterraneo (fig.4).
fig.4
La pulsazione azzorriana è vista praticamente in tutte le ultime emissioni del modello americano, ma non tutte vedono la direzione dello slancio favorevole a noi, basta poco per ritrovarsi l’alta pressione sulla testa (fig.5)
fig.5
Addirittura di visione completamente opposta il modello europeo; profonda saccatura atlantica a ovest dell’Italia e pericoloso affondo perturbato, con intense correnti sciroccali sui mari italiani e con piogge anche a carattere alluvionale nelle regioni occidentali (fig.6).
fig.6
Insomma, tutte le diverse facce dell’autunno sono presenti nei modelli odierni, ma alcune considerazioni possono essere formulate. La costanza con cui, in particolare il modello americano, continua e riproporre una robusta pulsazione azzorriana in Atlantico è comunque indice di una tendenza all’apertura dei geopotenziali i un settore strategico dell’Atlantico, ovvero il mar di Norvegia. Da tale area possono quindi partire le discese perturbate artiche verso l’Europa centrale e il Mediterraneo ed è facile che, nella parte centrale dell’autunno, in Novembre, figure di blocco nell’Europa settentrionale possano guidare le sorti meteorologche del resto del continente e del Mediterraneo; aspetteremo gli aggiornamenti
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)