La spinta atlantica che sbatte contro l’onda africana in ritirata e un campo di generali alte pressioni sull’europa orientale e nord-orientale è all’origine dei temporali che hanno interessato e stanno interessando buona parte del continente fino all’italia centro-settentrionale. La stessa spinta, sottoforma di esteso cavo d’onda tende, peraltro, a non progredire ulteriormente verso levante giacché destinata a risultare in una circolazione imbrigliata ed in veste di cut-off o semicut-off dislocato tra il mediterraneo e l’europa centrale. Le analisi confermano, dunque, l’evoluzione verso un temporaneo ristagno, favorito da una generale configurazione in cui trovano riscontro una sorta di disegno scand+ e un rialzo del sub-tropicale sul vicino oceano e verso l’islanda. Nel disegno la linea sta ad indicare il flusso dominante attuale, forte della spinta suddetta ed in azione, mentre le frecce grandi stanno ad indicare l’evoluzione dei prossimi giorni, con la chiusura ad occidente e l’isolamento parziale della circolazione instabile euro-mediterranea, che tende ad entrare in relazione con infiltrazioni di matrice continentale. La stessa figura generale, che illustra la situazione in quota prevista tra mercoledi e giovedi, è espressione di una disposizione del getto che frena in oceano e che devia verso le alte latitudini, favorendo, pertanto, questi effetti di ristagno o di azione retrograda. La settimana, per effetto di tale evoluzione, potrebbe risultare, allora, in un tempo con le caratteristiche della instabilità, più marcata sul centro-nord e più presente nelle ore diurne. Poi, ma è presto per definire bene situazioni di così lungo termine, il fisiologico, seppur lento, spostamento dei centri barici in senso zonale potrebbe produrre un netto miglioramento generale con promontorio anticiclonico e connotazioni decisamente estive…