Editoriali — 28 Giugno 2016

28-06-2016 – Salve a tutti, nuovo ampio aggiornamento relativo all’estate in corso.

Bella giornata su tutte le regioni italiane al momento, il Mediterraneo centrale risulta protetto, in questa fase da un debole promontorio anticiclonico, di matrice prevalente subtropicale marittima, non particolarmente caldo quindi (fig.1).

fig.1

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A dimostrazione di quanto affermato, ecco le temperature nel suolo italiano alle ore 11:10 locali (fig.2)

 

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Ad eccezione della Sicilia meridionale, nessuna località italiana raggiunge i 30° C nella tarda mattinata, con valori compresi in genere tra 24° e 28° C, e con tasso di U.R. non particolarmente elevato. Si tratta, quindi, di un contesto estivo nel complesso gradevole al momento, ampiamente annunciato in questa sede con numerosi editoriali nei giorni scorsi.

La ragione della presenza di un clima nel complesso temperato in questa fase estiva risiede nella costante tendenza del getto polare ad affondare immediatamente a nordovest della penisola italiana, sulla Francia. Anche questo aspetto è stato ampiamente dibattuto in precedenza (ved. editoriale ) e la sua dinamica è ben raffigurata nella fig.3, che riassume l’andamento delle correnti a getto per la giornata di venerdì (fig.3).

fig.3

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Come si vede dalla fig.3, a ridosso della barriera alpina è sempre presente un cavo d’onda del getto polare, che tradotto in parole più semplici significa che il freddo (fresco) Atlantico è sempre alle porte dell’Italia. In tale contesto, risulta difficile per le figure anticicloniche africane spingersi nel Mediterraneo centrale, “schiacciate” in basso dalle dinamiche menzionate. 

L’evoluzione descritta dovrebbe quindi durare fino al prossimo week-end, con temperature gradevoli al centronord, leggermente più calde al sud. Successivamente, un’ondulazione più marcata di un anticiclone a contributo africano, riuscirà a generare un periodo caldo nelle nostre regioni, in particolare al centrosud (fig.4).

fig.4

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Al momento risulta probabile, quindi, che i giorni dal 3 al 7 Luglio possano trascorrere con temperature alquanto elevate nelle regioni italiane. Tutto ciò senza invocare record o allarmismi di sorta, ma tuttavia nelle pianure interne del centrosud e localmente al nord i 35° C saranno alla portata nel periodo menzionato.

Tornerà quindi il caldo a matrice africana nelle regioni italiane??

Niente affatto. Dall’Atlantico, nella stagione in corso, le perturbazioni legate direttamente al flusso perturbato guidato dal VP (nel caso specifico dalla appendice islandese) sembra abbiano intenzione di continuare a inviare impulsi perturbati verso la barriera alpina e, intorno i giorni 8-9 Luglio, un nuovo affondo atlantico dovrebbe interessare molte regioni italiane, con cessazione del,a fase calda e ritorno dell’instabilità e delle temperature gradevoli (fig.5).

fig.5

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La fig.5 riferisce, secondo il modello europeo, in merito agli scarti dai valori medi delle temperature alla quota geopotenziale di 850 hPa (1500 m) nella notte tra mercoledì e giovedì. Come evidenziato, già per il giorno 7 il fresco si addosserebbe alla barriera alpina, pronto a irrompere nel Mediterraneo, ponendo fine alla breve fase calda.

Resta questo il trend dell’estate?? Alternanza di fasi fresche e perturbate con periodi caldi non eccessivamente prolungati??

Sembrerebbe proprio di si e anzi, sembrerebbe che tale assunto stia caratterizzando almeno gli ultimi due mesi del clima europeo.  In effetti, già dalla primavera, la disposizione delle principali figure bariche a scala europea è stata caratterizzata da frequenti affondi perturbati a ovest dell’Italia (Francia e Gran Bretagna), che hanno spesso coinvolto anche il centronord, e risalite cade a est, in Russia.

Tale trend sembra voler continuare anche nelle prossime settimane.

A dimostrazione di quanto affermato ecco le previsioni ensemble (spaghetti) per tre distinte località europee: Londra, Verona e Kiev (elencate da ovest verso est):

 

Come illustrato nelle tre figure, nel vicino Atlantico i valori sono costantemente sottomedia, a evidenziare la costante presenza di correnti nordoccidentali dal nordatlantico. Nel nord Italia, collocato lungo l’asse della saccatura o poco a est, i valori sono in media mentre nell’est europeo, lungo la risalita del getto e dei promontori altopressori,  valori sono quasi sempre sopramedia.

Per capire ancora meglio cosa si intende dire ecco i dati reali. Ovvero, vengono riportati gli scarti rispetto alla media delle temperature al suolo registrate nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio in Europa (fig.9).

fig.9

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Come si vede nella fig.9, tutta l’Europa occidentale è in media, con piccole zone sottomedia, mentre tutto l’est europeo è in leggero sopramedia, con l’Italia divisa in due, quasi in media o leggero sopramedia.

La fig.9 ci impone due riflessioni alquanto importanti:

1) Dopo un inverno sopramedia, la stagione primaverile è risultata normale nel complesso, anche piuttosto fresca in Aprile e Maggio nel territorio italiano (il mese di Marzo alza la media)

2) Nel continente europeo, sulla base dei dati riportati, si evince la presenza di reiterati assetti barici caratterizzati da affondi perturbati nelle regioni occidentali e risalite calde in quelle orientali, con l’Italia nel mezzo.

Ecco quindi che alcuni luoghi comuni vengono a cadere, il periodo attuale non è affatto caldo nel territorio europeo e non vi sono ragioni di credere che lo sarà l’estate in corso.

Gli argomenti ora affrontati sono piuttosto complessi, in questa sede è stata fornita una nutrita anticipazione, che verrà ripresa in un secondo editoriale pomeridiano, ma che individua già da ora un trend evolutivo be definito, in parte differente da quanto riscontrato negli scorsi anni.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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