Editoriali — 25 Luglio 2016

25-07-2016 – Salve a tutti, quotidiano appuntamento con l’evoluzione presentata dai modelli per il periodo più cruciale dell’estate, che va confermando sempre di più alcune ipotesi formulate ormai da settimane, anche quelle che inizialmente sembravano meno presenti.

Iniziamo dal breve termine; accentuata instabilità pomeridiana oggi lungo la dorsale appenninica che, come da previsione, ha presentato ampi sconfinamenti verso le regioni tirreniche, grazie a venti in quota prevalenti dai quadranti orientali. Ecco il cielo di Roma oggi pomeriggio, prima del temporale, previsto nell’editoriale di ieri mattino (fig.1).

fig.1

 

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L’instabilità attualmente in atto in molte regioni italiane è legata all’arrivo, periodico, di impulsi atlantici dalla Francia, con entrata nel Mediterraneo attraverso la porta del Rodano e di Carcassone. Tale dinamica, in questa sede presentata come “scivolo atlantico” (ved. editoriale) si sta dimostrando un’ottima chiave di lettura per comprendere cosa stia succedendo nella stagione in corso nel Mediterraneo. Ecco infatti, che per mercoledì pomeriggio un nuovo e più veloce impulso perturbato attraverserà le nostre regioni attraverso un cavo d’onda del getto in transito sull’Italia (fig.2).

fig.2

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La fig.2 è estremamente didattica in merito, in quanto evidenzia come, grazie alla potenza azzorriana in Atlantico e un altro blocco altopressorio nell’Europa orientale, il getto polare sia costretto periodicamente a “insinuarsi” nel Mediterraneo, passando proprio sopra le nostre teste. Nella stagione estiva, tutto ciò non si traduce nel passaggio di veri e propri sistemi frontali, quanto nell’accentuato aumento del’instabilità pomeridiana a partire dai rilievi, ma con ampi sconfinamenti nelle aree pianeggianti e costiere, cosa che succederà probabilmente nelle regioni del nord mercoledì, con le pianure a rischio temporali anche piuttosto intensi (fig.3).

fig.3

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Secondo una ben cadenzata ritmicità, a un passaggio perturbato può seguire un periodo più caldo, che nel dettaglio dovrebbe collocarsi tra il 28 Luglio e il giorno 1 Agosto, seguito subito però a sua volta da un nuovo affondo perturbato da nordovest, sempre meglio inquadrato dal modello americano (fig.4).

fig.4

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Ecco il nuovo passaggio perturbato, inquadrato dal modello americano il giorno 2 Agosto e ampiamente preannunciato in questa sede. 

Fino a quando potrebbe durare tale alternanza??

Ebbene, le ultime emissioni dei modelli oggi intravedono, per la prima decade di Agosto, un’ulteriore instabilizzazione delle dinamiche meteorologiche nel Mediterraneo a partire dal periodo intorno 4-5 Agosto. In tale contesto, infatti, l’anticiclone delle Azzorre non andrebbe a chiudere la “ferita atlantica” ma punterebbe a nordest, verso il Mare del Nord, favorendo quindi un afflusso instabile dai quadranti nordorientali, diretto soprattutto verso le regioni adriatiche e meridionali, con notevole incremento dell’instabilità in tali aree (fig.5).

fig.5

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La carta in fig.5 è tratta dal modello americano, ma anche quello europeo oggi ipotizza un raffreddamento dei settori orientali europei, finora al caldo, con afflusso instabile nel Mediterraneo dai Balcani (fig.6)

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Gli spaghetti per la città di Reggio Calabria sono molto indicativi in tal senso, addirittura sottomedia nel mese di Agosto, ma non solo (fig.7).

fig.7

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Si tratta di un’analisi al momento solo indicativa, ma che trova riscontro in quanto anticipato nel famoso sketch previsionale per l’estate, in cui mancava ancora, negli eventi estivi, proprio il punto 2, l’afflusso continentale fresco (fig.8).

fig.8

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Qualora le ipotesi paventate nell’emissioni odierne si rivelassero fondate, lo scrivente sarebbe il primo a essere incredulo, sarebbe una concordanza previsionale per l’estate in corso assolutamente completa, vedremo gli sviluppi.

 

Ciao ciao   (meteogeo)

 

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