Vedo che quando, con dati alla mano ben definiti e precisi, si accenna, rispetto alla stagione estiva, a fasi critiche, a break o a malattie, c’è chi interpreta dette analisi come grottesche ed improbabili conclusioni dell’estate ed arrivi climatici di tipo autunnale…
Grave errore, frutto di ignoranza e superficialità, e smascherato come tale dai tre elementi seguenti:
1. si parla sempre di un forecast di medio o lungo termine, per come indicato dai modelli, ammettendo o sottintendendo sempre il suo valore probabilistico ed ipotetico;
2. difficilmente si prospetta un certo tipo di crisi escludendo la possibilità che la stessa crisi risulti alla fine meno duratura e meno consistente del previsto;
3. Quando si segnala la previsione di una certa crisi è insito nella stessa segnalazione il fatto che si tratta sempre di fasi di peggioramento di tipo estivo, caratterizzate, pertanto, da una ditribuzione dei fenomeni a scacchiera, caratterizzate da una durata più o meno temporanea, e sempre abbastanza sensibili allo strapotere ed ai ritorni del sub-tropicale.
Venendo ora all’analisi dei forecast del momento possiamo senzaltro dare conferma di un agosto tormentato, che, quanto meno, mostra di voler essere variabile. Dopo la ventata temporalesca tuttora in atto al sud, infatti, a dispetto di una discreta ripresa susseguente, un nuovo break e più organizzato si prospetta per la prossima settimana.
Giustificatissime poi tutte le incertezze che possono associarsi alla tendenza successiva e di metà mese, per come detto dalle proiezioni modellistiche attuali probabilmente meno negativa di quanto detto giorni fa e, anzi, ben anticiclonica, ma, nel contempo, forse, non così affidabile a causa di una certa voglia immediatamente successiva dell’anticiclone di muovere in senso meridiano verso il Nord Europa