Per autunno ad oltranza si può intendere il fatto che, a dispetto di propositi di stampo più invernale intravisti in forecast precedenti, novembre rivede al ribasso gli stessi slanci invernali e ci propone elementi di maggiore stampo autunnale piuttosto che freddi o da irruzioni polari o artiche vere e proprie. Dopo il riallineamento del flusso occidentale dei giorni scorsi, associato a ripresa anticiclonica sul mediterraneo centro-settentrionale, per inizio settimana il vortice polare, in effetti, sembra avere le buone intenzioni di un affondo nel contesto di un nuovo dinamismo meridiano ma, purtroppo per i freddisti, alquanto ostacolato verso levante e destinato piuttosto ad iberia e vicino oceano. Tra l’azione, infatti, di un anticiclone dinamico ad est che chiude la porta orientale e quella dell’anticiclone atlantico che spinge verso la groenlandia, per quei giorni tende a configurarsi la discesa di una estesa saccatura polare ben strutturata e con obiettivo iberia ed atlantico (la figura è rappresentativa della situazione prevista in quota ed al suolo ad inizio settimana). Con queste premesse il mediterraneo, con la porta degli spifferi orientali piuttosto chiusa, può, al contrario, risentire gli effetti di una rimonta umida sciroccale e da sud-ovest in quota, tutta da verificare negli effetti più o meno ciclonici o anticiclonici. Nei giorni seguenti, poi, l’asse della medesima sacca può ruotare in senso orario (evoluzione simboleggiata dalle linee rosse e blu) a disegnare una configurazione simil “dipole” con estensione dell’area depressionaria nel senso dei paralleli, ma sempre piuttosto a largo e non in sintonia con effettive possibilità, almeno in via temporanea, di vere aperture fredde ad oriente…