Il flusso principale atlantico, che muove verso nord-est ed associato ad un anticiclone presente sull’europa nord-occidentale, isola, per il momento, il mediterraneo, dalle influenze dell’aria artica, diretta verso l’europa orientale.
Mantiene, invece, in vita, una depressione iberico-mediterranea alquanto insidiosa e foriera di profondo autunno (da cui le piogge di questi giorni). Come detto in precedenza uno sblocco di tale situazione sembra poter concretizzarsi ad inizio settimana, quando la medesima intraprendenza dell’anticiclone alle latitudini settentrionali inciterà una sacca ben fredda a dirigersi verso meridione, lungo la parte orientale del continente e, di conseguenza, ad interagire a distanza con la stessa depressione mediterranea stagnante (situazione simboleggiata dalle linee blu).
Detta interazione, traducibile in apertura, almeno parziale, della porta orientale, potrà, certamente, realizzare una temporanea situazione più fredda di est o nord-est, quantomeno utile a creare un assaggio d’inverno. Occorre, però, considerare che tale assaggio non avrà nulla a che vedere con spinte fredde di consistenza e di durata, perché subirà, subito, la classica spallata dell’anticiclone da occidente, pronto ad allontanarlo rapidamente verso levante.
Nel contempo sussiste, tuttavia, la prospettiva della persistenza di una situazione euro-atlantica, con massimi pressori alle alte latitudini, che può incoraggiare nuovi tentativi futuri da parte di un artico che appare sempre più attivo e voglioso di conquistare territori meridionali anche più ad ovest. E il disegno dei colori che illustra la situazione in quota prevista per il prossimo fine settimana, con la linea viola (segno di una ipotetica isoipsa di confine) e la freccia viola, vuole proprio identificare il nuovo e più consistente tentativo artico inquadrabile tra il 4 ed il 6 dicembre…