03 dicembre 2016: Un inizio d’inverno sbiadito
I pur flebili propositi d’inverno dei giorni scorsi sono andati sfumando dissolvendosi nell’economia di una situazione a debole componente anticiclonica, sia frenante per un ingresso franco delle correnti atlantiche che ostacolo per eventuali irruzioni da nord o da nord-est.
L’indebolimento dello stesso profilo ad omega, che tende, nel breve termine, a favorire la progressione di infiltrazioni destinate alle latitudini medio basse del mediterraneo, non rappresenta, in ogni caso, un cambio deciso della situazione in quanto lo stesso anticiclone atlantico è di nuovo pronto a produrre una chiusura della porta occidentale ancora più energica nel corso dei primi giorni della settimana (vedi disegno rappresentativo della situazione in quota e, con le linee sottili e le frecce piccole, della corrispondente situazione al suolo).
Lo stesso promontorio, esteso da sud-ovest a nord-est, lungo l’iberia e verso l’europa centro-occidentale, potrà favorire un respiro orientale e di richiamo da parte della debole falla sul mediterraneo meridionale, ma nulla di più. Tra l’altro detta situazione è anche da considerare temporanea e, nel giro di alcuni giorni, pronta ad aprire, e questa volta in modo deciso, ad una saccatura atlantica (trend rappresentato dalla linea blu e dalla freccia blu grande). Il freddo, dunque, appare, al momento, piuttosto lontano, e non si intravedono, nelle ultime proiezioni e fino alla metà del mese almeno, segni che possano colorare questo inizio d’inverno alquanto sbiadito…