Senza scossoni la stagione prosegue il suo corso sulla base di un vortice polare in salute e molto poco invogliato a rallentamenti ed a scambi termici in latitudine degni di tale nome. In un contesto del genere, normale si ma anche piatto, può arrivare a fare notizia meteo anche una semplice fasatura come quella prossima e destinata, in mediterraneo, a caratterizzare il tempo del breve-medio termine. Una delle naturali e moderate flessioni del flusso zonale, infatti, tende ad agganciare un cut-off iberico per richiamarne le potenzialità cicloniche in direzione nord-est e farne una disposizione depressionaria in grado di guastare temporaneamente il tempo della penisola da nord a sud. Nulla di straordinario, naturalmente, anche perché associato ad una configurazione ovest-est alquanto mobile in grado di far maturare i sistemi rapidamente, sia che si tratti di onde in transito e sia che si tratti di affondi più significativi, comunque sempre sollecitati in direzione est e, tuttalpiù, orientati a produrre sganci di gocce fredde destinate a ristagno o isolamento alle basse latitudini (il disegno raffigura la situazione in quota prevista per il prossimo sabato). Dopo l’episodio menzionato ed il sospirato rialzo barico susseguente il corso suddetto potrà proporre il nuovo affondo intorno alla fine del mese o all’immediato inizio del mese prossimo, ma sempre nel ben pieno di una noiosa ondulata e mobile normalità…