Editoriali Slider — 31 Marzo 2018

Il corso di un occidente assai vivace corre sulla disposizione mobile di successive onde, moderatamente rispettabili per ampiezza. L’onda negativa in rapido transito e caratterizzante il tempo di questo fine settimana è destinata ad essere sostituita, a breve, dall’onda di segno opposto, foriera del deciso miglioramento dei prossimi giorni, secondo la tipica alternanza del tempo variabile di matrice oceanica. La speranza in una stabilizzazione del tempo più duratura porta l’attenzione su quanto potrebbe profilarsi nel tempo successivo all’ulteriore guasto di metà settimana, ma ancora a metà strada tra l’ipotesi di una certa persistenza del flusso occidentale variabile e quella, ben diversa, di un deciso cambio circolatorio con prove di blocking. Se l’incertezza associata alla previsione di un periodo ancora ben lontano regna sovrana è bene, infatti, segnalare che, molti modelli disegnano, in dirittura di fine decade, qualcosa che, più o meno, assomiglia ad una certa frenata dello zonale. Se, effettivamente, la saccatura atlantica, presumibilmente a ridosso del continente intorno al fine settimana prossimo, dovesse affondare i colpi più in senso meridiano che orizzontale, incastonata tra le maglie di un azzorriano in risalita altrettanto meridiana e quelle della rimonta del sub-tropicale all’altezza del mediterraneo, ecco che si potrebbe configurare il profilo della classica situazione bloccata o semi-bloccata con rimonta di correnti calde meridionali o sud-occidentali, più o meno stabilizzanti. Tra la possibilità, però, che l’affondo medesimo evolva in uno stagnate cut-off persino retrogrado e tutto favorevole al sub-tropicale, e quella di una sua maggiore forza penetrativa verso est o nord-est a produrre fastidi da aria umida instabile, quanto meno sulla parte occidentale del mediterraneo, molto è ancora da stabilire e lo vedremo. Il disegno delinea la situazione in quota prevista dal modello europeo per il 10 aprile associata all’omega disposto tra mediterraneo ed europa centro-settentrionale, mentre le frecce vogliono rappresentare le possibilità evolutive sopra descritte…

 

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Pierangelo Perelli

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