Editoriali Slider — 16 Dicembre 2024

Il tempo che avremo intorno al natale comincia, anche se ancora con qualche incertezza, a delinearsi. Nel frattempo, e fino a fine decade, avremo un quadro guidato da un moderato promontorio sub-tropicale, ed avremo il classico quadro del tempo invernale degli anticicloni, rappresentato dalle nebbie, dagli strati, dalle inversioni termiche, dalle modeste gelate notturne nelle valli e nelle piane, dal tempo stabile, sereno, strati e nebbie permettendo, e, al netto del freddino da irraggiamento notturno, da temperature oltre la media, soprattutto oltre una certa quota. Lo stesso anticiclone, centrato tra iberia e mediterraneo occidentale, non avrà, tuttavia, vita lunga. Comincerà, appunto, ad indebolirsi in dirittura di fine decade, promuovendo una fase nuova, e, probabilmente, anche una fase destinata ad accompagnarci per un pò di giorni. I sogni freddisti di un natale bianco o nel segno del freddo appaiono, al momento e viste le caratteristiche di questa, seppur nuova, fase, un pò illusori; ma occorre anche dire che il tendenziale previsto spostamento dei massimi verso l’atlantico, unito ad una certa relativa rimonta meridiana, può dettare i termini di un tempo comunque moderatamente settentrionale, caratterizzato da irruzioni successive del nord-atlantico o del nord-europa, anche se più o meno osteggiate dalle azzorre. E le incertezze sopra menzionate risiedono proprio in questo; ovvero nel dove, longitudinalmente, il flusso settentrionale che si colloca tra la rossby positiva oceanica e la rossby negativa continentale, troverà collocazione. Avremo una prima moderata irruzione, con un transito di instabilità e con diminuzioni termiche, intorno al giorno 20; ed avremo, congiuntamente alla rimonta anticiclonica atlantica suddetta, la spinta di una successiva onda negativa secondaria, sempre di matrice nord-oceanica, più o meno destinata al mediterraneo o alla penisola balcanica a seconda del grado di ingerenza dell’anticiclone. In linea generale la maggioranza dei modelli depone, al momento, per un flusso freddo maggiormente destinato ai balcani e, solo marginalmente, al mediterraneo centro-orientale. Tuttavia vedremo. Il disegno, che mostra la situazione generale prevista ad inizio terza decade, mostra anche la prima azione ciclonica sopra descritta e transitata, mentre la simbologia intende segnare l’altrettanto descritta probabile evoluzione successiva…

Pierangelo Perelli

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