Editoriali Slider — 14 Marzo 2025

I fenomeni intensi o estremi, di tipo alluvionale, come quello di oggi ed in corso soprattutto sulla toscana e sull’emilia romagna, non sono una novità ma denunciano una maggiore frequenza. E la denunciano in ragione di una quantità di energia disponibile più alta che in passato. Ed al riguardo ci va di mezzo un clima che rende il mare mediterraneo più caldo, in virtù di una maggiore ingerenza della componente sub-tropicale. Se osserviamo il disegno della situazione sintetica di questa sera, che illustra il quadro in media troposfera (a 500 hPa) (colori) e, con le frecce, il quadro del jet stream (a 250 hPa), possiamo dedurre le ragioni del tempo di oggi sulle regioni sopra menzionate. Intanto la chiusura parziale, che osserviamo sull’atlantico e che promette un miglioramento da dopo metà mese, non ha fatto altro che accendere ulteriormente lo schema dei contrasti e della dinamica favorevole alle piogge, trasformando la precedente fascia depressionaria in una ben marcata saccatura in veste di attivo polo freddo, disposto sull’europa occidentale. E poi c’è da considerare il blocco o il promontorio a levante, capace di frenare lo sfogo verso est del sistema, e rendendolo capace di creare sviluppi stazionari. In verità il medesimo sistema andrà maturando, attenuandosi e spostandosi, ma, proprio per detto freno, con la dovuta calma e, semmai, sfilando verso nord-est. Come si sa le saccature presentano mediamente il massimo grado di instabilità o di fenomeni sulla loro ritornante da occidente o da sud-ovest, e questo per ragioni sia termiche che dinamiche; e tanto più detta ritornante risulta accelerata ed associata a forte discontinuità termica lungo il suo flusso. Inoltre ad accelerare in tal senso ci pensa soprattutto il grande jet stream che, proprio accelerando alle grandi altezze della troposfera, crea divergenza facendo da pompa aspirante. Ebbene, la Toscana e l’Emilia Romagna di oggi, e per come dice il disegno, si sono venute a trovare proprio nel bel mezzo del flusso di ritorno sud-occidentale dei 500 hPa sopra indicato, nonché nel bel mezzo di una estesa area di streak o di accelerazione del jet stream, favorevoli al prodursi continuo di sistemi piovosi, anche autorigeneranti (si, quelle linee radar a forma di una V più o meno lunga e più o meno stretta, in maturazione lungo la direzione del flusso in quota, che, lungo detta direzione muovono le loro celle temporalesche o le loro zone di pioggia, ma che non si smuovono nel loro complesso perché, a monte, ne generano continuamente di nuove…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi