nverno, o quel poco che resta di quello che avrebbe dovuto esere l’inverno, si aggrappa con le unghie e con i denti al nostro meridione. Il tutto a causa della presenza, ancora non risolta, di un vortice di bassa pressione che seguita a risucchiare aria abbastanza fredda dall’Europa orientale.
Per di più la struttura di bassa pressione, oltre a ruotare intorno al proprio asse in senso antiorario, tende a sfarfallare, dunque ad prevelare in mandate successive, nuovi impulsi di aria fredda. L’ultimo di questi, in ordine di tempo, perverrà sulle regioni del sud Italia nella giornata di lunedì 10 marzo.
Dopo la piccola illsuione di domenica 9, caratterizzata da un apparente convalescenza del tempo, ecco invece lunedì una nuova accentuazione dell’instabilità atmosferica. Nubi e rovesci torneranno ad attivarsi soprattutto su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Sulle regioni citate potremo avere dunque rovesci a carattere sparso, distribuiti sul territorio in modo alquanto irregolare e tempisticamente intervallati anche da diverse pause asciutte. Stante la miscelazione fredda dell’aria in arrivo, potremo avere spruzzate di neve sui rispettivi settori montuosi fin verso i 700-800 metri.
Lunedì sarà la giornata dove le precipitazioni, sotto forma di rovesci o anche di breve temporale, magari accompagnate anche da locali grandinate sulle regioni meridionali estreme, risulteranno più probabili e frequenti. Martedì 11 andrà già meglio, anche se Basilicata, Calabria e Sicilia, potranno ancora dover aprire gli ombrelli o svegliars con le cime imbiancate fino a 800 metri.
La cessazione definitiva dei fenomeni è attesa nel corso della giornata di mercoledì 12.
leonardo.it