LA STAMPA 8 GIUGNO 1957
MILANO PARALIZZATA
DA MEZZ’ORA DI NUBIFRAGIO
APPARTAMENTI ALLAGATI:
MEZZO METRO D’ACQUA
INGENTI DANNI NELLE CAMPAGNE
TEMPESTA DI FULMINI SU CREMONA
MILANO 7 GIUGNO 1957
Un violentissimo nubifragio abbattutosi poco dopo le 14 su Milano ha paralizzato per circa mezz’ora il traffico cittadino: gli scrosci d’acqua frammista a grandine e le raffiche del vento hanno indotto i cittadini ad attendere che la bufera si placasse per poter circolare impunemente.
I pompieri hanno dovuto fronteggiare nel breve giro di trenta minuti ben cinquecento chiamate per allagamenti.
Per parecchio tempo sono rimaste in preda al panico 25 famiglie abitanti in piccole case sorte di recente fra le vie San Giusto, Novara e lo Stadio.
Il temporale ha infatti scoperchiato il tetto delle costruzioni e l’acqua ha raggiunto in alcuni appartamenti un altezza di circa mezzo metro: un bambino che dormiva nella sua culla ha rischiato di rimanere anneggato.
I vigili del fuoco e gli agenti di polizia giunti sul posto hanno aiutato gli abitanti della zona a mettere in salvo persone e mobili, per provvedere poi al prosciugamento dei locali.
Un centinaio di automobili inoltre è rimasto bloccato in via Farini.
Mentre i vigili del fuoco si prodigavano per far defluire l’acqua, che aveva raggiunto in certi punti cinquanta centimetri di altezza, un giovane, stanco di attendere, ha tentato di attraversare la vicina linea ferroviaria delle Varesine.
Il poveretto, assordato dai tuoni e dai sibili del vento, non si è accorto che in quel momento stava sopraggiungendo un diretto da varese.
Il convoglio, sbucato dalla curva, lo ha investito in pieno straziandolo orribilmente.
Il cadavere dello sconosciuto, trasportato all’obitorio, è stato identificato per Michele Lolodice di 16 anni, abitante in via Pellegrino Rossi 34.
I danni arrecati dal nubifragio ( i chicchi di grandine erano grossi come nocciole) , alle colture agricole nelle campagne adiacenti a Milano sono ingenti: l’Ispettorato compartimentale dell’agricoltura e foreste sta portando a termine un’indagine per una prima valutazione sommaria dei danni.
I convogli ferroviari in arrivo e partenza da Milano hanno subito notevoli ritardi:
CREMONA – Un violentissimo temporale ha flagellato oggi la città.
Numerosi fulmini si sono abbattuti in pieno centro abitato, attratti in gran parte dagli apparati antifulmine.
Molti però si sono scaricati sulle linee telefoniche ed elettriche; di conseguenza ancora stasera moltissimi telefoni di vaste zone della città sono paralizzati e parecchie vie sono al buio.
Saette sono pure cadute sulla torre di Sant’Agostino, sul collegio Beata Vergine, nel cortile della Amministrazione provinciale, sulla centrale elettrica della Bresciana, danneggiando gli impianti, e al passaggio a livello di via Brescia, ustionando un operaio che stava lavorando sui binari.
BERGAMO – Violenti temporali si sono abbattuti, nella zona bergamasca, durante la nottata di ieri.
A Sorisole la grandine è caduta per circa mezz’ora danneggiando varie abitazioni.
La comunale che sale dal capoluogo a Bondo è stata interrotta dal torrente Albina, uscito dal suo alveo.
Brevi interruzioni del traffico sono state provocate sulla provinciale Bergamo – Clusone, fra Comenduno e Cene, da piccole frane.
La grandine ha danneggiato le piante da frutto; la vite era già stata devastata dal gelo alcune settimane or sono.
A Cene, è straripato il torrente della Val Selvana e ha allagato varie vie ed abitazioni.
VERONA – Un violentissimo temporale, come da anni non si ricordava, si è abbattuto nel pomeriggio di oggi su Verona e sulla periferia della città.
L’eccezionale nubifragio ha avuto inizio alle 16 ed è durato fino alle 19,30; sono caduti chicchi di grandine grossi come noci che hanno coperto le campagne d’una coltre bianca alta venti centimetri.
Circa il 95 per cento delle colture è andato distrutto.