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Ancora una volta nei prossimi giorni, e soprattutto nel weekend, al Centro/Sud Italia si verificheranno fenomeni meteo estremi, stavolta accompagnati anche dal freddo polare. L’arrivo di masse d’aria gelide su un Mediterraneo ancora caldissimo a causa del prolungato periodo mite e anticiclonico che abbiamo vissuto da fine ottobre a questa prima metà di gennaio, alimenterà ulteriormente i fenomeni estremi attivando il Tyrrhenian Sea Effect e l’Adriatic Sea Effect.
Cosa sono il Tyrrhenian Sea Effect e l’Adriatic Sea Effect
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Nella stagione invernale, durante le più intense irruzioni di aria fredda, anche nel mar Mediterraneo si possono originare fenomeni analoghi al ben più noto“Lakes Effect” prodotto dai grandi specchi lacustri nord-Americani, al confine fra USA e Canada meridionale. Proprio come il “Lakes Effect” nord-americano l’”Adriatic Sea Effect” e il top quality medications. buy doxycycline fish . approved pharmacy, cost doxycycline hyclate. “Tyrrhenian Sea Effect” si originano quando una massa d’aria molto fredda e instabile in quota scorre sopra la più mite superficie marina del mar Adriatico o del medio-basso Tirreno, le cui temperature superficiali sono piuttosto elevate anche nel cuore della stagione invernale.
I forti contrasti termici che si determinano sopra la più calda superficie marina rafforzando il “gradiente termico verticale” (notevoli differenze termiche fra media e bassa troposfera), favorendo l’innesco di una forte attività convettiva (violenti moti ascendenti della colonna d’aria) che agevola la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi) in grado di apportare precipitazioni diffuse, che spesso assumono carattere di rovescio o temporale se i contrasti termici sono molto forti.
L’insorgenza dell’instabilità convettiva e della nuvolosità cumuliforme viene spiegata dal fatto che a contatto con la più mite superficie marina la massa d’aria gelida, sia di origini artiche o siberiane, si riscalda e si carica di umidità fin dagli strati più bassi, “instabilizzandosi” al proprio interno e determinando la rapida formazione delle nubi cumuliformi (cumulonembi) che vengono spinte dai venti dominanti verso le rispettive aree costiere, dove danno la stura a persistenti precipitazioni, che possono assumere prevalente carattere nevoso fino alle coste (specie nel caso in cui l’aria fredda sia di tipo continentale siberiana). Lungo le coste adriatiche, dal Veneto fino alla Puglia, l’”Adriatic Sea Effect” si attiva ogni qual volta che un intenso nucleo di aria fredda, o gelida, dalla regione carpatico-danubiana, dopo aver valicato le Alpi Dinariche, si versa sopra il bacino del mar Adriatico, contrastando con le acque superficiali decisamente miti.
Durante il passaggio dell’aria molto fredda, e originariamente secca, sopra il mar Adriatico si sviluppano delle bande nuvolose, con progressione lineare, che si muovono verso le coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, apportando consistenti precipitazioni, che possono divenire nevose sino ai litorali. Le più importanti nevicate, come quelle osservate nello storico Febbraio 2012 dapoxetine online australia – buy priligy online cost of dapoxetine; buy dapoxetine with paypal – priligy online uk generic cialis with priligy; generic cialis with tra coste di Marche e Abruzzo, sono da addebitare proprio al fenomeno dell’”Adriatic Sea Effect”, che favori lo sviluppo di estesi e compatti addensamenti che si ammassarono sul versante orientale dell’Appennino, causando persistenti fitte nevicate che durarono per intere giornate in città di mare come Ancona o Pescara.
Proprio come in Adriatico anche sul bacino tirrenico si ripete lo stesso tipo di fenomeno ogni volta che aria molto fredda, d’origine polare, scorre al di sopra del suddetto bacino. Con il “Tyrrhenian Sea Effect” però le bande nuvolose assumono un maggior sviluppo, distendendosi lungo la direzione del “getto polare” a 500 hpa, fino a sconfinare sulle limitrofe coste calabresi e siciliane dove a causa dello “stau” apportano intensi nuclei precipitativi, nevosi a bassa quota, se non al piano in presenza di aria gelida, spesso ad ondate uno dietro l’altro, con il solito “carica e scarica”.
Nei prossimi giorni succederà ancora: Tyrrhenian Sea Effect e Adriatic Sea Effect provocheranno grandi nevicate al Sud, fin nelle spiagge dell’Adriatico, soprattutto tra Domenica 17 e Lunedì 18 Gennaio.
Da ricordare l’evento del 31 dicembre 2014 nello Stretto di Messina, con uno “Strait Sea Effect buy estrace online, generic estrace cream cost , estrace vaginal cream cost at retail price estradiol 3000 ivf estradiol annual sales estradiol side effects ” mostruoso come possiamo osservare in queste fotografie di quella gelida mattinata a Reggio Calabria:
http://www.meteoweb.eu/2016/01/allerta-meteo-tanta-neve-in-arrivo-al-sud-si-attiveranno-il-tyrrhenian-sea-effect-e-ladriatic-sea-effect/614442/