Editoriali — 17 Settembre 2015

17-09-2015 – Salve a tutti; ondata di caldo giunta al culmine  nelle prossime 24 h. Temperature molto elevate stamattina in tutto il centrosud, già 35° C in Puglia alle ore 10:20, promontorio africano che ha raggiunto l’apice (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (1)

La fig.1 evidenzia come nel comparto europeo sia presente una decisa contrapposizione tra due figure principali, rappresentate dalla saccatura Atlantica e dal promontorio altopressorio africano. Al centrosud, in tale contesto, affluisce pertanto aria molto calda dall’entroterra sahariano, mentre al nord è presente nuvolosità irregolare legata alla vicinanza figura depressionaria Atlantica.

Le temperature, come accennato stanno raggiungendo valori molto elevati nelle regioni centromeridionali; ecco il quadro alle ore 10:20 locali (fig.2).

fig.2

temp_it

Non è escluso che nelle prossime ore, nel primo pomeriggio, vengano raggiunti valori prossimi ai 40° C nelle pianure pugliesi o nell’entroterra siciliano, dove la sostenuta ventilazione meridionale contribuisce a generare venti di caduta dalla dosale appenninica (evidente la differenza con il versante tirrenico, dove comunque le temperature sono sempre elevate).

Ecco quindi l’evoluzione attuale visualizzata dalla carta delle temperature ala quota geopotenziale di 850 hPa (fig.3)

Rtavn122

Dalla fig.3 si vede bene il possente promontorio africano, con l’isoterma di +20° C a 850 hPa che si spinge fino all’est europeo, portando l’alito caldo africano nelle nostre regioni peninsulari. Più a ovest, la saccatura Atlantica alimenta la risalita dell’aria calda Sahariana, ma allo stesso tempo tende a spingere il promontorio africano verso est, sotto la spinta, a sua volta, delle correnti occidentali, visibili con le ondulazioni del getto in Atlantico (linea tratteggiata).

Per i motivi esposti, l’onda calda sta raggiungendo l’apice in queste ore ma, già da domani, inizierà a stemperarsi nelle regioni centrali, mentre al sud sarà ancora una giornata molto calda. Al nord già nel pomeriggio numerosi rovesci, anche di forte intensità, interesseranno il settore alpino e prealpino occidentale, con sconfinamenti nelle pianure piemontesi. Domani, la nuvolosità guadagnerà terreno verso le regioni centrali, ma senza fenomeni di rilievo, ma nel week-end il quadro termobarico nelle regioni italiane verrà completamente stravolto. Infatti, la saccatura attualmente centrata nel Regno Unito avanzerà verso sudest già sabato, facendo peggiorare il tempo nelle regioni settentrionali e, in parte, in quelle centrali (fig.4).

fig.4

Rtavn721

Successivamente, annesso alla saccatura, un nocciolo freddo in quota tenderà a distaccarsi dalla struttura principale, generando un vortice ciclonico in transito dal mar ligure verso le regioni del medio Adriatico tra Sabato e Domenica; ecco la collocazione del vortice nella giornata di Domenica (fig.5).

fig.5

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Come si vede dalle fig. 4 e 5, le ondulazioni a grande scala, legate come sempre al percorso del getto polare avanzano da ovest verso est, collocando l’asse della saccatura proprio nelle regioni centrali italiane per Domenica. Ecco, nel dettaglio, la traiettoria prevista per il vortice ciclonico in graduale formazione sopra le  nostre teste, a partire dalla saccatura attualmente presente in Atlantico (fig.6).

fig.6

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (2)

Come si vede, la parte più intensa del vortice transiterà proprio nelle nostre regioni centrali nel week-end, partendo dal golfo ligure. Le conseguenze di tale dinamica saranno molto vistose, con un repentino abbassamento delle temperature, in propagazione nella giornata di Domenica da nord a sud e con temporali anche di forte intensità, diffusi, che interesseranno quasi tutte le region peninsulari e il nordest, soprattutto nella giornata di Domenica, ma in parte anche Sabato. Per avere un’idea dei contrasti termici generati dal passaggio del vortice, ecco il quadro termico attuale, che può essere considerato l’apice del’ondata calda (fig.7)

fig.7

6-7IT

Addirittura una +24° C a 850 hPa. con l’isoterma collocata a 1520 m di quota, si affaccia nel Tirreno, con l’aria calda che risale lungo il bordo occidentale del massimo pressorio. Ed ecco il quadro 36 h dopo, nelle ore centrali di Domenica, sembra veramente un’altra stagione, con un nucleo freddo con +10° C a 850 (1450 m s.l.m. in questo caso) stazionante nel Tirreno. Ben 14° C di scarto in 36 h nella bassa troposfera !!! (fig.8)

fig.8

84-7IT

A tale configurazione, in quota corrisponde la presenza di un nucleo freddo, con -20° C a 5520 m, centrato nell’Appennino centrale (fig.9)

fig.9

84-21IT

Le conseguenze di tale “terremoto” termobarico non potranno essere leggere, come accennato; sabato un primo passaggio perturbato di moderata intensità transiterà nelle regioni centrali, con rovesci sparsi nel pomeriggio, mentre al nordovest giunge il vortice freddo, con nuova instabilità in arrivo (fig.10)

fig.10

hrrr

Domenica il maltempo sarà diffuso in molte regioni, con temporali anche forti nel medio e alto Adriatico, accompagnati da locali grandinate e colpi di vento. Altri rovesci, più veloci ma localmente forti, interesseranno il versante tirrenico, fino alla Calabria, e tutta la dorsale appenninica, anche qui con grandinate e colpi di vento (fig.11)

fig.11

hrrr (1)

Insomma una vera burrasca autunnale, o tempesta equinoziale se vogliamo, termine più appropriato per l grandi perturbazioni Atlantiche dell’Europa occidentale comunque. Arriva l’autunno, siamo nei tempi giusti.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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