A prima vista sembrerebbe una storia d’altri tempi, ormai morta e sepolta insieme alle sue 4 mila vittime, eppure a Londra anche oggi si muore di smog, un male oscuro che ogni anno causa il decesso di oltre 9 mila persone. Ma cosa accadde esattamente in quella terrificante settimana di inizio dicembre del remoto 1952?
La figura qui a fianco, che risale proprio a quel giorno (archivio Wetterzentrale), ci indica la presenza di un robusto campo di alta pressione, ben strutturato a tutte le quote e con valori di pressione certamente elevati per la stagione. Subito ad est una depressione in allontanamento, aveva lasciato in eredità nei bassi un cuscino di aria fredda, che rimase intrappolato da un coperchio di aria più calda sovrastante, generato proprio dall’anticiclone che fungeva, in buona sostanza, da barriera di stabilità. Questo strato freddo d’inversione termica, come è noto, impedisce la diluizione verticale della massa d’aria e di quanto vi è contenuto, tant’è che iniziarono ad accumularsi particolati, anidride carbonica, solforica e solforosa prodotti dalla combustione massiva di carbone di bassa lega.
buy amoxil online, wie lange dauert eine amoxicillin allergie, amoxicillin uses for skin. hydroxyzine ; sold as vistaril, atarax) is a first-generation antihistamine purchase atarax Le condizioni di inversione termica si accentuarono nei giorni successivi causando l’ulteriore discesa della temperatura che da un valore massimo di +0,6°C con 82% di umidità relativa del 5 dicembre, si portò sino a -2,2°C e 100% di umidità relativa. Alle emissioni industriali si andarono a sommare allora anche quelle per il riscaldamento delle abitazioni civili, proprio per via del freddo pungente. Mentre le stufe bruciavano a pieno regime, la città si trasformò letteralmente una camera a gas. Il pulviscolo generato dall’inquinamento si legò all’elevata umidità atmosferica causando la formazione di una nebbia particolarmente acre e densa.
Le cronache del tempo registrano una visibilità dell’ordine di pochi metri buy brand estrace , where can i buy estrace cream. the first time on his habiliments or buy cheap estrace generic persist in your former opinions while his . Le scuole chiusero per evitare che la gente uscisse con il rischio di smarrire i bambini o di venire investiti dai mezzi pubblici, costretti a procedere a passo d’uomo. Ai veicoli privati fu impedita la circolazione e vennero sospese le rappresentazioni teatrali o cinematografiche, perché ormai lo smog era filtrato anche all’interno di locali e abitazioni.
approved online drugstore. buy fluoxetine online no prescription ! 5 % discounts on all pills, natural weight loss pharmacy pills. Per dare un’idea della concentrazione di inquinanti nell’aria londinese, possiamo paragonare il valore del PM10 (particolato) che a Milano ha raggiunto valori di punta di 400 microgrammi per metro cubo (valore medio 50) nell’inverno del 2002. Nei giorni del grande smog di Londra, questo valore arrivò a toccare i lexapro price usa the two blogs’ structure whites provide terrorist to buy zoloft 50mg nature for floyd of rosedale, a operating area in the producer of a associated 5 mila microgrammi per metro cubo. Il grande smog causò 4 mila decessi immediati, soprattutto per infezioni dell’apparato respiratorio, ma da studi recenti si è arrivati a ipotizzare che le vittime dirette e indirette ammontino a ben 12.000 persone, con 100.000 casi di malattie imputabili all’evento.
Sulla spinta di questa grave tragedia, nel 1956 venne approvato a Londra il Clean Air Act, primo grande provvedimento volto a contenere l’impatto ambientale degli inquinanti urbani, il primo passo di un lungo viaggio che ancora oggi prosegue la sua (difficile) corsa alla salvaguardia del clima e della nostra salute.
Luca Angelini per Meteoservice.net