Estremizzazione del clima? Nella prima metà del mese abbiamo avuto due ondate di calore di notevole intensità, ora ci attende una ficcante irruzione fredda e temporalesca seguita da una nuova rimonta dell’alta pressione e quindi da altre fasi fresche e instabili.
Estremizzazione del clima?
Nella prima metà del mese abbiamo avuto due ondate di calore di notevole intensità, la prima delle quali ha fatto anche segnare valori termici record nelle due isole. Ora ci attende una irruzione fredda e temporalesca che causerà un crollo valutabile tra i 10°C e i 15°C in pochi giorni. A seguire nuova rimonta altopressoria di matrice azzorriana e quindi probabile fase instabile di matrice nord-atlantica. Sebbene la Primavera sia la stagione principe degli sbalzi barici e termici, negli ultimi tempi si sta davvero facendo sul serio.
Nell’imminenza dell’irruzione fredda
Non possiamo semplicemente parlare di depressione nord-atlantica, ma di vera e propria irruzione fredda. Nel fine settimana, ma al Nord già domani, una goccia fredda si getterà nel Mediterraneo centrale, causando una ondata di temporali anche molto violenti e un crollo termico considerevole, tale da riportare le neve sui monti sopra i 1500 metri.
Nuova rimonta altopressoria azzorriana
Già lunedì il vortice freddo in quota sarà scivolato verso i Balcani, sulla spinta del cuneo anticiclonico di matrice azzorriana che spingerà da ovest. Le temperature risaliranno ovunque di almeno 5/7°C riportandosi sui valori tipici del periodo o appena sopra. La prima parte della prossima settimana vedrà di nuovo la prevalenza del sole e del caldo.
Arrivano le depressioni nord-atlantiche
Ma a partire da giovedì e venerdì prossimi, una profonda saccatura nord-atlantica si avvicinerà all’Italia, fino a sfondare sul Nord, come possiamo vedere nella Multimodel a 500 hPa del 22 maggio. Sarebbe l’inizio di una fase meteo dominata dalle depressioni oceaniche, che però per poter essere inquadrata a dovere richiede ancora qualche giorno.
Fonte Meteogiornale.it